Roma. Un corteo di popolo celebra il 25 Aprile, senza il Pd e l’arroganza dei sionisti
Un corteo di popolo, lungo, affollato, partecipato oltre ogni aspettativa. E tra la gente circola una battuta al vetriolo: “Come si è saputo che il Pd non veniva… sono venuti tutti”. E i numeri nella piazza del 25 aprile romano sembrano confermare la ruvidezza della constatazione. Per vedere un corteo così partecipato occorre tornare con la memoria a quel 25 aprile 1994, quando con Berlusconi appena vittorioso nelle elezioni ci fu una convocazione di massa quasi spontanea che riempì piazze da tempo svuotate dallo svuotamento di contenuti della giornata che celebra la Resistenza.
Il corteo, aperto dallo striscione con su scritto semplicemente “I Partigiani”, si è mosso intorno alle 10.15 da piazza Caduti della Montagnola, una partenza insolita, fuori da quelle tradizionali e piuttosto distante da Porta San Paolo. Ma la scelta un po’ audace è stata premiata da un percorso che ha attraversato quartieri popolari come Tor Marancia, Garbatella, Ostiense, finalmente con la gente affacciata alle finestre e non solo turisti incuriositi, e tanta gente che si è aggregata al corteo lungo il percorso riempiendone le file ad ogni tornante.
Il colpo d’occhio arrivando a Porta San Paolo, dove già tanta gente ha atteso il corteo, era impressionante. Quella piazza e il 25 Aprile da troppo tempo non erano così piene. Insomma tutto il contrario di una manifestazione che qualcuno ha provato a condannare come “divisiva” e che invece si è rivelata il suo esatto contrario: inclusiva ogni oltre previsione. Un corteo motivato, convinto ed in cui hanno sfilato, come avviene da sempre e senza alcun problema, anche le bandiere palestinesi che i gruppi ultrasionisti e il Pd volevano cancellare. Hanno fallito clamorosamente, come avviene ogni volta che non ci si piega ai diktat e ai ricatti. Se si tiene il punto l’arroganza di chi è abituato a prevaricare entra in crisi ed evapora.
Del resto il merito dell’Anpi di Roma è stato questo: aver mantenuto l’invito alla manifestazione aperto a tutti ma non aver accettato esclusioni. Una scommessa vinta e dimostrata ampiamente dalla risposta popolare a manifestare in questo 25 Aprile. Con un valore aggiunto in più. Nei capannelli e nelle conversazioni durante il corteo, un unanime riconoscimento al valore è andato alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Alitalia che con il loro NO hanno difeso la dignità del lavoro contro i ricatti. La Giornata della Resistenza oggi è stata anche questo.
Al termine degli interventi in piazza di Porta San Paolo, come tutti gli anni una delegazione delle organizzazioni che promuovono lo spezzone antifascista,antimperialista, antisionista, hanno portato un omaggio a Ponte di Ferro alla lapide che ricorda le donne trucidate dai nazisti per l’assalto ai forni del pane.
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