Ammiravo Osama Bin Laden e oggi gli rendo onore
di Salvatore Calvino
Tutti sono felici per la morte di Osama Bin Laden. Io invece sono triste. Non posso negare che sarei stato più felice se un gruppo di islamisti internazionalisti avesse ucciso Obama. E invece il serpente nero a capo della nazione criminale e imperialistica è riuscito a far uccidere il capo di uno dei pochi gruppi politici che negli ultimi anni hanno sfidato, con successi non insignificanti, l’Impero statunitense.
L’uccisione di Osama Bin Laden coglie di sorpresa i complottisti, che per ragioni imperscrutabili lo volevano morto da tempo o mai esistito e smentisce coloro che lo credevano spia della Cia.
Culturalmente non ho nulla in comune con Osama Bin Laden, con gli islamisti e nemmeno con l’islam. Non sono religioso, non prego, non ho letto il corano, salvo poche pagine, non conosco l’arabo, non ho mai visitato paesi arabi o paesi islamici. Eppure lo ammiravo.
Ho sempre ammirato il miliardario che frequentava la casa reale saudita e che, in coerenza con i propri ideali, si recò in Afghanistan per combattere i sovietici, mentre nessuno dei membri della famiglia reale aveva desiderio di abbandonare la vita agiata.
Ho ammirato l’eroe – perché tale era dopo essere tornato dall’Afghanistan – che, in occasione della prima guerra del golfo, giungendo a schiaffeggiare un ministro-principe saudita, si oppose alla instaurazione di basi statunitensi nel territorio dell’Arabia Saudita, dicendosi disposto a difendere personalmente la sua terra (dal rischio di invasione da parte dell’Iraq) se gli avessero fornito un esercito di sessantamila uomini.
Ho ammirato ciò che diceva sulla televisione. E persino il modo in cui cercava di dialogare con i sordi: “popolo americano, ti dicono che odiamo la libertà. E allora chiediti perché non abbiamo attaccato la Svezia”; “l’Europa si tenga fuori dalla guerra; in Europa ci sono ancora cuori puri; lasciateci combattere contro gli Stati Uniti” (sto andando a memoria ma il contenuto dei messaggi era questo).
Ho apprezzato che avesse offerto all’Europa la riconciliazione, anche se tutti i media occidentali hanno sostenuto che Bin Laden aveva proposto una tregua.
Ho letto più volte e con grande piacere le interviste rilasciate da Osama Bin Laden al grande giornalista Robert Fisk (http://www.peacelink.it/conflitti/a/13489.html) e sempre grazie a Robert Fisk sapevo che Osama era ancora vivo quando tutti lo davano per morto (http://www.peacelink.it/pace/a/20725.html).
Infine, ho ammirato la vita condotta tra le montagne dell’Afghanistan per guidare, prima militarmente, poi spiritualmente e strategicamente, la guerra contro i criminali eserciti invasori.
Si obietterà: come si può ammirare chi ha causato la morte di civili? Probabilmente è vero che uomini da lui capeggiati hanno causato la morte di civili. Ma ogni presidente statunitense ha causato un numero di morti civili enormemente superiore.
Perciò, come non vi stupite che vi siano persone che ammirano presidenti statunitensi (perché li ammirano poi? Bah), vi prego di non stupirvi se oggi io rendo onore a un uomo al quale nulla mi unisce culturalmente ma che dal suo popolo sarà ricordato come noi ricordiamo Mazzini (Mario Moncada di Monforte, Vite parallele. Giuseppe Mazzini e Osama Bin Laden, Armando, Roma 2005).
Addio, combattente per la libertà del tuo popolo.
Io invece ho sempre disprezzato quel bastardo.
Aspettiamo. Non mi stupirei se a breve si scoprisse che è tutta una montatura (o un abbaglio, facciamo questa concessione alla Cia).
In ogni caso, se il suo decesso venisse accertato, una considerazione si impone: ora che è stato abbattuo il (presunto) responsabile dell 11 settembre, la missione degli USA è compiuta, no?
Claudio, forse si tratta di una montatura
(vedere al minuto 0,27). Tu sarai dispiaciuto. "Salvatore" no.
Ecco che vi dicevo? E sono passate poche ore. Aspettiamo qualche giorno, e vedremo.
Comunque non sono né dispiaciuto né sollevato. Semmai indifferente.
Claudio, la foto è falsa e dicono di aver "seppellito il cadavere in mare" "secondo il rito islamico" (sic) che invece prevede la sepoltura nella terra. Mi sa che questi statunitensi sono proprio stupidi, che pensano che il popolo statunitense sia più stupido di loro e li creda, e che Salvatore potrà continuare ad ammirare Osama, sempre che non sia morto da tempo. Forse la guerra contro la Libia ha galvanizzato gli inventori di realtà, i quali ormai credono che tutto sia possibile. Vedremo.
A rigore però, la bufala rivela che Osama è morto e loro ne sono certi, altrimenti verrebbero sputtanati. Resta il fatto che condivido l’opinione espressa nell’articolo.
Ho visto la foto e devo dire, sinceramente, che quel volto non mi sembra quello di un uomo ultrasessantenne, malato, smunto e incanutito, come dovrebbe essere stato Bin Laden se fosse rimasto in vita fino a ieri o a ieri l'altro.
Eugenio Orso
Ragazzi, di tutte le super-bufale che ci ahnno ammansito in questi anni questa è una delle più scadenti. Sarà opera di sceneggiatori che non sono riusciti ad affermarsi.Ecco la nostra pena, siamo cotretti a vivere in un B movie.
Come ultima della serata, mi sembra che abbiano smentito l'autenticità della foto diffusa.
Non è quindi Bin Laden.
E la prova del DNA che attesterebbe che l'ucciso è proprio il capo salafita?
Sarà vera?
Il fatto è che ormai, per esperienza, siamo portati a dubitare di tutto, anche di ciò che diffonde la cosiddetta stampa alternativa in rete.
Il sospetto regna sovrano.
Eugenio Orso
Claudio sei grande! Qui c'è da ridere. Ormai tutto è falso.
Tentiamo di unire i puntini. Stefano dice che ormai, giusto per fare un esempio, non esiste più distinzione tra lavoratori e studenti. Oggi è un po' e un po' e non si capisce bene dove dimorino certe distinzioni.
Claudio dice che viviamo in un B movie, dove bufale e sceneggiature scadenti reggono il plot. Eugenio dice che il sospetto regna sovrano.
Possiamo trarre qualche conclusione? Lo svilimento semantico, la mancanza di significati, il progressivo annichilimento della comunicazione che ormai non comunica più, ma imbastisce solo pessimi serial giunti ormai alla miliardesima edizione?
Se non ci riappropriamo del senso delle parole, non ritroveremo mai più la nostra identità, e ci perderemo nel labirinto del caos comunicativo, dove ogni significato è equivalente al suo contrario. Destra e sinistra, ad esempio. Cominciamo da qui.
E' lui. Che Dio lo abbia in gloria.
http://notizie.virgilio.it/gallery/bin-laden-sceicco-terrore.html,zoom=415105.html
cari tutti…..
io dico solo una cosa a riguardo. quando è stato ucciso il Che Guevara il suo corpo è stato esposto per giorni, al pubblico, tanto che fosse chiaro a tutti, che su quella morte non ci fossero dubbi.
oggi, con tutti i mezzi tecnici disponibili ci mostrano una foto, sgranata e presa con gli infrarossi, fatta più per creare dubbi che per dissiparli, dopo averne mostrato un'altra che anche un bambino avrebbe riconosciuto come un falso, oltretutto pure vecchio.
dai, andiamo oltre, e pensiamo invece al perchè è stato creato tanto fumo attorno a questo evento, che potrebbe benissimo non essere mai avvenuto.
ragionandoci sopra, invece inorridisco al pensiero di come vengano usate le parole.
è civile, secondo voi, uccidere una persona per una semplice montatura mediatica ?
dai trovatemi una prova, oltre quel fimato taroccato di quell'attore , anche mal cammuffato da Bin Laden, che rivendica l'attentato dell'11/9
troverete solo annunci che si riferiscono l'un l'altro , senza uno straccio di prova.
è forse "civile" gioire , eventualmente , per aver portato a termine una vendetta ?
si ? civile e democratico ? e il milione e passa di morti iracheni fatti per una guerra ad armi di distruzione di massa che non esistono, e le centinaia di morti afghani, non reclamano forse vendetta ?
e cosa c'entravano i talebani o gli afghani, con i 19 sauditi, che anche se fosse vero, ma non lo è, hanno perpetrato un attentato in cui sono morte 3-4000 persone ?
qual è il fattore moltiplicatore della "civiltà" occidentale 4000 morti americani valgono i milioni iracheni e afghani ?
ma non c'è da sprofondare nella vergogna ad assisterea simili bastardate ? e la chiamate civiltà?
io ho il voltastomaco
Condivido in tutto lo sfogo di Andrea Mensa. Su Bin Laden sospenderei il giudizio. Sarei portato a rendergli omaggio, ma il personaggio resta troppo enigmatico. Fu una creatura della CIA, che lo scelse, lo addestrò e lo armò nel quadro dell'internazionale islamica che andò in Afghanistan a combattere i sovietici. Poi si sarà smarcato dai suoi burattinai e avrà combattuto l'Impero, ma non è probabile che la CIA dopo il collasso dell'URSS si sia disinteressata di un'organizzazione come quella che aveva messo in piedi, formata da migliaia di fanatici disposti a tutto, anche a farsi saltare in aria. A parte i legittimi dubbi sulla versione ufficiale dell'11 settembre, Al-Qaeda ha oggettivamente favorito gli americani in Iraq. Mentre si stava sviluppando una resistenza armata unitaria contro l'invasione, al-Qaeda o chi per essa ha diviso il popolo con le sue stragi indiscriminate nelle piazze e nei mercati frequentati da sciiti, disgustando la popolazione e favorendo gli invasori. Un alto esponente del regime iraniano ha detto che Bin Laden ha sempre servito i padroni americani, che se ne sono sbarazzati quando ha fatto loro comodo. Lascio aperto l'interrogativo, ma potrebbe essere la chiave di lettura corretta.
Anche la seconda foto è falsa
http://www.repubblica.it/esteri/2011/05/03/foto/nuova_foto_di_bin_laden_un_altro_falso_-15739140/1/?ref=HREA-1
Da tutto questo caos emerge una sola verità: o è morto l'altro ieri o è morto prima e gli USA sapevano che era morto. Altrimenti verrebbero sbuggiardati.
L'analisi di Luciano è minata alla base, dal presupposto che fu una "creatura della Cia". E' un pò come dire che Garibaldi e Mazzini furono creature del governo inglese. O che Duccio Galimberti o Ettore Troilo e tanti altri furono creature degli angloamericani. Ognuno combatte per i propri ideali e valori e interessi. E si allea con chi è conveniente allearsi. L'Iran è antistatunitense (qualsiasi cosa ne pensi Claudio), però è anche avverso alla Arabia Saudita e ancor di più alle correnti più integraliste dei sunniti (così come queste ultime sono avverse ai sunniti). L'antimperialismo può alleare, eventualmente, popoli e fazioni diversi e che hanno interessi contrari. Ma la diversità e i contrasti di interessi e valori resteranno e prima o poi emergeranno.
In Iraq a Muqada Al Sadr fu offerto immediatamente il comando della resistenza dai Bahatisti. Ma Muqada rifiutò.
Un abbraccio e un saluto a te, che hai scritto ciò che ogni europeo dovrebbe provare ora nel suo cuore.
L'appassionata difesa di BIn Laden della sua terra non può che farci ammirare la sua figura, e la consapevolezza che la visione del mondo che la sua militanza rappresenta sia uno dei pochi baluardi a cui afferrarci, nel caos imperialista che tutto divora.
Onore allo sceicco, e onore a tutti quei guerrieri, che per un idea e per il loro popolo sacrificano le loro vite. Noi Europei, ormai ridotti a schiavi degli americani, possiamo solo guardare con fervore a questi esempi.
Ma quando il guerriero muore, quando il simbolo della militanza e della guerra senza se e senza ma scompare, non è tempo più di parlare. Lasciamo pure che i media continuino nella loro opera di servilismo verso gli USA. La Storia trascinerà nel fango, chi oggi annebbia le menti europee e sostiene gli oppressori.
Chi veramente ha capito che è stato Bin Laden, ora deve solo restare in silenzio, perchè a fronte di un così luminoso esempio tutte le parole sono inutili.
Onore a tutti i caduti contro l'imperialismo.
non ho tempo dico solo questo,quoto Mensa
Anch'io sono un ammiratore di Bin Laden: oggi per distinguere gli intelligenti dai cretini basta vedere chi sta con gli USA e crede alle balle dei telegiornalisti, quello è cretino. Che Allah abbia in gloria il mio amato Osama.
Non posso dirmi stimatrice di Bin Laden sono d'accordo con Salvatore Calvino
Saluti
Queste prese di posizione su Bin Laden mi sembrano molto confuse. Io non ho fatto ricerche specifiche sul personaggio, ma mi pare che prima di tutto ci si debba chiedere: quanto avvenuto l' 11/9 è stato opera sua? In tutto o in parte? Già, perchè questo è l'evento al quale è stato associato indissolubilmente: tremila o più persone sono morte in un botto per causa sua? io non lo credo affatto: sull' 11/9 abbiamo una versione ufficiale totalmente fasulla che cozza prima di tutto con i principi della meccanica e della termodinamica, perciò qualunque ipotesi può essere accampata e comunque c'è la ragionevole certezza della diretta responsabilità dei governanti Usa.
Bin Laden sarà anche stato antiamericano (dopo essere stato strumento della Cia) ma certo la sua figura è stata ingigantita appositamente: il popolo americano aveva bisogno di vendicarsi di un demonio al quale dare la caccia (è il loro sport preferito), le masse povere e diseredate del mondo musulmano (per lo meno una parte di esse) hanno abboccato facendone, al contrario, un eroe, protagonista del loro riscatto. Ma come capo di Al Quaida (se veramente lo era) che "strategia" ha adottato in Iraq? in che rapporto si poneva con i resistenti irakeni? io non lo so (scusate la mia scarsa informazione) ma mi sembra che fosse avulso dal contesto e assolutamente incapace di mettere a punto una vera strategia politica e militare contro l'imperialismo. Le circostanze esigono la presenza di un leader, non di un profeta. Non aveva alcun profilo politico, questo è il punto. Perciò la sua "fine" (che mi sembra farlocca come il suo inizio) mi lascia totalmente indifferente
@ Luciano
Osama Bin Laden faceva affluire e gestiva fondi dall'arabia saudita e quindi da tutto il mondo islamico per rifornimenti di armi, mezzi, strade a favore dei Mujaideen in Afghanistan contro l'Unione sovietica. Se si è avvalso anche di statunitensi – se ha acquistato armi da loro; se ha accettato "regali" – non vedo come tu possa dire che è stato "strumento della Cia". Osama Bin Laden ha utilizzato la Cia almeno come quest'ultima lo ha utilizzato.
La sua figura non è stata ingigantita. Se i jihadisti sono affluiti in bosnia, poi in Afghanistan, poi in Iraq, poi in somalia; poi in Pakistan; se si è formata una internazionale islamista, questo è in gran parte merito suo e del vertice del suo gruppo. Qualsiasi cosa ne pensino gli occidentali. Oggi gli islamisti internazionalisti sono in grado di tirar fuori migliaia di kamikaze all'anno. Hanno "reduci", che come sai tendono naturalmente a combattere. Dimostrano di saper trovare continuamente nuovi aderenti. Stanno combattendo in Yemen, Somalia, Iraq, (ahimè) Libia, Afghanistan. In iraq, da parte minoritaria della resistenza avevano visto crescere enormemente le loro fila, nelle quali si inserivano molti iracheni. La resistenza bahatista ha deciso di doverli combattere proprio perché diventavano sempre più forti (erano ben armati e pronti al martirio). Igor Panarin, lo stratega di Putin, magari sbaglierà, ma sostiene che Al Quaeda (lui usa questa espressione senza curarsi dei complottisti; noi possiamo tradurre come il vertice degli islamisti internazionalisti) sarà un centro di potere nel prossimo futuro (mentre, secondo lui, gli Stati Uniti si frantumeranno: era l'obiettivo di Osama Bin Laden).
Osama Bin laden ha creato una realtà che avrà molte cose da dire nel futuro. Una realtà gigantesca. Vedrai che se in Egitto l'esercito non riprenderà in mano completamente le leve del potere, non saranno i rivoltosi laici a prevalere e nemmeno i fratelli musulmani. Saranno i salafiti.
A parte ciò, ti invito a leggere qualche discorso di bin laden. Troverai conferma di profondità di pensiero e di cuore puro. Ti invito a tener conto che si è lasciato intervistare da un solo giornalista occidentale (e ti invito a leggere le interviste rilasciate a Robert Fisk); e che non era narciso: infatti non inviava un video a settimana (in fondo molti lo credevano morto perché muovevano dal presupposto che un capo desideri farsi vedere).
Egli è stato costretto a combattere il nemico lontano (gli USA) per poter combattere il suo vero nemico: il nemico vicino (i governi mediorientali servi degli USA). E' questa la strategia che ha scelto. A mio avviso una strategia acuta. Qualsiasi cosa dicano i media ufficiali, mi sembra che gli islamisti internazionalisti – che non esistevano più – siano una realtà combattente di grande importanza.
Mettici il coraggio, la capacità di sacrificio (alcuni figli e nipoti sono morti) e dovrai riconoscere che, anche se, per ideologia, non saresti mai stato al suo fianco, ma al più avversario, era un grande che ha lasciato una luce che non si spegnerà
Col pretesto di Bin Laden, del terrorismo islamico e della terribile minaccia dei fantastici missili iraniani, gli USA hanno piazzato i loro missili in Polonia, nella repubblica ceca, in Ungheria, in Romania. Putin non ha la forza di reagire militarmente ma ha perfettamente capito che l'Impero approfitta del pretesto della minaccia islamica per circondare di basi la Russia e la Cina, in previsione della guerra mondiale di cui vediamo gli inizi, fra l'indifferenza generale. I veri nemici restano Russia e Cina, al-Qaeda e i salafiti sono lo specchietto per le allodole.
2B-68-aP-7m
Vdedete questo strano accrocchio di lettere e numeri?
Bene è stato trovato su di un sito jihadista nel quale si incita i fedeli in Allah a far detonare un ordigno atomico (dall'èex URSS sono sparite 150 valigie atomiche della potenza di 20 Kilotoni ciascuna ovvero 200.000 morti subito).
Io non so il suo significato ma potrebbe essere un messagio criptato alle cellule dormienti di Al Kaeda conteneti la data ed il luogo del primo attentato atomico della storia.
Queste "valigie pesano solo 74 KG e possono esser introdotte in qualsiasi paese anche utilizzano bianchi convertiti all'Islam, quindi insospettabili, e, poi per scatenare l'inferno può bastare un SMS!!!!!!!!!
Fino ad ora la bomba atomica l'hanno gettata soltanto gli stati uniti. Quindi se dobbiamo temere qualche folle, sappiamo dove si trova.
Poi davvero non capisco perché dovrebbero gettarla. Questi folli fanatici hanno vinto (momentaneamente) in Libia (grazie all'occidente), controllano molto territorio in Somalia, Afghanistan e un poco (non troppo piccolo) in Iraq e nello Yemen. Hanno appoggi nel narco stato creato in europa (Kossovo) e in bosnia e in parecchi stati africani. Cominciano ad essere presenti anche a Gaza e combattono in Siria. Non li sbattono più in galera in Egitto e rischiano di andare al governo in questo paese e in altri. Inoltre, l'islamismo, anche se diverso dal salafismo, è andato al potere in Turchia e pian piano sta recuperando le conseguenze di molti anni di laicizzazione. Se consideri che dieci anni fa non esistevano, mi sembra evidente che abbiano ottenuto parecchie vittorie. La bomba atomica non gli serviva (prova a ipotizzare quale obiettivo avrebbero potuto ottenere e per quale scopo avrebbero dovuto utilizzarla). Le notizie che hanno circolato per anni servivano in quel momento a creare il nemico (ma gli stati uniti si sono resi conto che non era conveniente avere quel nemico, ovviamente imbattibile; e così la dove è possibile e utile hanno deciso di venire a patti con il preteso nemico).