Taggato: Obama

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Siria, allora e ora: liberata dal terrorismo sostenuto dall’Occidente

Traduzione a cura di Silvia Bertini (FSI Roma) In un sorprendente insieme di eventi, lo scorso mese il presidente degli Stati Uniti Donald J. Trump ha annunciato bruscamente e unilateralmente che le truppe americane avrebbero iniziato a ritirarsi dalla Siria. La decisione inaspettata ha provocato l’ira dell’establishment bipartisan in politica estera e nel “partito della guerra” a Washington, che l’ha denunciata immediatamente come una mossa prematura e avventata che avrebbe portato a una rinascita dell’ISIS....

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Salvare le banche invece dell’economia

Traduzione a cura di Emilio Di Somma (FSI Torino) Non puoi salvare le banche, lasciare i debiti al proprio posto e salvare anche l’economia. E’ un gioco a somma zero. Qualcuno deve perdere. Questo è ciò che è successo nel 2009, quando il presidente Obama è salito al potere. Ha invitato i banchieri alla Casa Bianca ed ha detto “sono l’unica persona che sta tra di voi e la folla inferocita coi forconi”, frase con...

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Salutate Rodrigo Duterte: il Trump filippino, versione estrema

Il 30 giugno 2016 si è insediato come presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, dopo una lunga carriera (iniziata nel 1988) come sindaco della città di Davao, nel sud delle Filippine. La sua vittoria è stata quella di un outsider definito da alcuni osservatori come “populista”. La sua campagna si è basata prevalentemente sulla promessa di applicare su scala nazionale la politica di tolleranza zero del crimine e della droga, politica che ha applicato (a sentire...

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La propaganda per il TTIP e il vuoto sottomesso

Se è vero che un’operazione di propaganda dev’essere tanto più sofisticata quanto più il soggetto che deve sedurre è culturalmente agguerrito, dobbiamo concludere che nella percezione dei nostri decisori il livello culturale posseduto dalla vasta maggioranza di noi, comuni cittadini, è più o meno quello di un adolescente immaturo. Non si spiega altrimenti la grossolana manipolazione dei fatti che ci vengono propalati ogni giorno con ampio ricorso a omissioni, esagerazioni o minimizzazioni, ridondanze, semplificazioni e...

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I G7 e l'autismo occidentale

Si è conclusa agli inizi di giugno la prima riunione 2015 del Gruppo dei Sette, il vertice delle nazioni più industrializzate: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia, Canada (più Commissione Europea e FMI). Il G7 è tornato a essere tale dopo che l’allargamento alla Russia, in vigore dal 1998, è stato sospeso a seguito della politica putiniana che mira a “ricreare i fasti dell’impero sovietico”, secondo le parole di Obama alla conferenza di chiusura. Sentire...

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La soluzione del caso greco: il rinvio

Nell’analizzare la situazione greca, i sovranisti, e tra essi chi scrive, nonché coloro che auspicano la scomparsa dell’euro per “salvare l’Europa”, hanno dato forse troppa rilevanza a Syriza, partito iper-europeista, e in generale al governo greco, mentre una valutazione realistica della situazione deve prendere le mosse dalla premessa che, alla fine, la decisione la prenderà comunque il terzetto. Con la parola terzetto non alludo alla troika , altrimenti detta, ipocritamente, “istituzioni”, meri organi di servizio, bensì alla potenza imperiale, gli Stati Uniti, e alle due potenze...

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La Libia e la classe politica italiana

La Libia è ancora nel caos. Gruppi rivali si contendono la conquista dell’intero Paese diviso in più territori: gli islamisti di al Fajar hanno conquistato Tripoli; i “laici” e i militari presidiano Tobruk; i guerriglieri dell’Isis, guidati da Abu Mohammed al-Adnani, avanzano e sembra abbiano fondato un piccolo califfato a Derna in rapida espansione. Ora sono giunti fino a Sirte, la città natale di Gheddafi, su un golfo dove si trovano anche dei pozzi petroliferi....

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USA: il fascino discreto dei neocons

Robert Parry è un giornalista investigativo americano, fondatore del Consortium for Independent Journalism. In un lungo articolo dello scorso 30 gennaio analizza la costruzione del consenso nell’opinione pubblica americana su temi di politica estera. Il meccanismo propagandistico che viene utilizzato ad ogni crisi, fin dai tempi delle ingerenze statunitensi in America Latina, è stato “scoperto”  – sostiene Parry –  dai conservatori, e consiste nello stabilire un’equivalenza fra personale e  politico. La demonizzazione del leader di turno ha il...

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Gli Stati Uniti sono governati da inetti

Obama non è più intelligente di Renzi e la gente che Obama mette nei posti di comando, nonché la gente che promuove Obama come Presidente degli Stati Uniti, non è più intelligente di quella che Renzi mette ai posti di comando in Italia. Bisogna smetterla di esaltare la potenza degli Stati Uniti. E mi riferisco a coloro che credono di contestarli o addirittura odiarli. Infatti, a parte me, che sono notoriamente un pazzo, chi è...

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Cosa sta accadendo e cosa accadrà in Iraq: gli Stati Uniti hanno perso il Fronte mediorientale

Sommario: 1. La versione ufficiale semplificata e distorta; 2. L'ISIS e Al Qaeda; 3. L'ISIS e il partito Baath clandestino di Izzat Ibrahim Al Douri; 4. Scenari; 5. Il ruolo dei Curdi; 6. Il ruolo degli Stati Uniti.   1. La versione ufficiale semplificata e distorta. I media ufficiali diffondono la notizia che l'ISIS o ISIL, che spesso affermano superficialmente essere affiliato ad Al Qaeda, rientrato in gran parte dalla Siria, avrebbe conquistato importanti città...

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La dottrina nucleare americana tra Washington e Hollywood

Nel marzo 2005, in piena era neo-conservatrice, l’Amministrazione degli Stati Uniti e le Forze armate americane stilarono la nuova dottrina nucleare denominata DJNO (Doctrine for Joint Nuclear Operations) che dettava le regole di ingaggio per l’uso degli armamenti atomici in uno scenario bellico circoscritto o in caso di aggressione asimmetrica da parte di entità nemiche. Conseguente alla linea di condotta delineata con la “guerra preventiva”, gli armamenti nucleari, intesi durante la guerra fredda quasi unicamente...

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Incidente nucleare negli Stati Uniti

di Mauro Bottarelli Il sussidiario Immagino che i lettori, oggi, si sarebbero aspettati da me un’intemerata contro il suicida atteggiamento dell’Eurogruppo di rimandare a luglio lo sblocco della tranche da 12 miliardi di euro per la Grecia. Spiacente, non è così. C’è qualcosa di più grave che sta accadendo nel mondo, sia nel merito, sia perché al riguardo stiamo assistendo al più clamoroso caso di censura mai visto in una nazione democratica dal Dopoguerra a...