Salvare le banche invece dell’economia
Traduzione a cura di Emilio Di Somma (FSI Torino)
Non puoi salvare le banche, lasciare i debiti al proprio posto e salvare anche l’economia. E’ un gioco a somma zero. Qualcuno deve perdere. Questo è ciò che è successo nel 2009, quando il presidente Obama è salito al potere. Ha invitato i banchieri alla Casa Bianca ed ha detto “sono l’unica persona che sta tra di voi e la folla inferocita coi forconi”, frase con la quale intendeva i votanti che stava ingannando. Ha rassicurato le banche, disse “guardate, la mia lealtà va a chi sostiene la mia campagna elettorale, non ai votanti. Non preoccupatevi, la mia lealtà è con voi”.
Sono Bonnie Faulkner. Oggi su “Guns and Butter” (Pistole e Burro) è con noi il Dr. Michael Hudson. Il programma di oggi: salvare le banche invece dell’economia. Il Dr. Hudson è un economista finanziario e storico. E’ presidente dell’Istituto per gli Studi Economici di Lungo Periodo, un analista finanziario di Wall Street e un ricercatore in economia presso l’università del Missouri, in Kansas City. Il suo libro del 1972 “Super Imperialismo: La strategia economica dell’impero americano” è una critica a come gli stati uniti hanno abusato delle economie degli altri paesi tramite il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. I suoi ultimi libri sono Uccidere L’ospite: Come il parassitismo finanziario ed il debito distruggono l’economia mondiale e J sta per Economia Junk (spazzatura): una guida alla realtà nell’era dell’inganno. Oggi discutiamo come il salvataggio delle banche, non la loro crisi, stia uccidendo l’economia. Affronteremo anche il concetto di inflazione da debito, la magia degli interessi da anatocismo, la crescita dell’estrazione finanziaria dai settori FIRE, il quatitative easing, tariffe, sanzioni economiche e l’isolazionismo.
BONNIE FAULKNER (nt. B. F. da questo momento): Dr. Hudson, benvenuto
MICHAEL HUDSON (nt. M. H. da questo momento): E’ bello essere qui dopo alcuni anni.
B. F. : Devo dire che ho appena finito di leggere il suo articolo “L’anniversario dei 10 anni sulla narrazione della Lehman come insegnamento”. Ovviamente, il 2018 è il decimo anniversario dalla crisi dei mercati del 2008. Lei ha immediatamente affermato che le malattie finanziarie di oggi sono il risultato dei salvataggi e non della crisi. Penso che le persone possano trovare queste affermazioni sorprendenti, visto che si proclama che i salvataggi abbiano salvato l’economia.
M. H.: Penso che ciò che i giornali abbiano detto sia che i salvataggi abbiano salvato le banche. Per i banchieri, le loro banche sono l’economia. Il problema è che non puoi salvare le banche e l’economia. Se salvi le banche, stai salvando anche tutti i debiti che le persone devono a quelle banche. Se salvi i debiti che le persone debbono a quelle banche e se lasci che i loro debiti crescano grazie agli interessi da anatocismo, aumenti il tasso dei debiti da patrimonio ed il tasso dei debiti sul reddito, allora l’economia comincerà a ridursi continuamente e ci ritroveremo in un lento collasso. Quindi, in un certo senso, il celebrare che “si, abbiamo salvato le banche” era una cosa corretta la scorsa settimana, ma la gente non si rende conto che l’economia non può essere salvata a meno che le banche non facciano fallimento.
Questo è ciò che Sheila Bair ha scritto nelle sue memorie sulla sua esperienza come direttrice della Federal Deposit Insurance Corporation. Ha mostrato che la Citibank era insolvente dal perdere tutti i suoi asset in scommesse sbagliate. Ha detto che era la peggior banca mai gestita in America – in una categoria propria rispetto alle semplicemente criminali banche americane come Countrywide, Bank of America e Wells Fargo. Disse che c’era un enorme numero di furti da parte di Citibank, ma che era ancora possibile che i correntisti potessero essere rimborsati. Nessuno di loro avrebbe perso i suoi soldi. Ma gli azionisti e gli obbligazionisti che controllavano quell’associazione per il gioco d’azzardo sarebbero stati letteralmente cancellati. Disse che Obama e Geithner rappresentavano in realtà Citibank. Geithner era un protégé di Robert Rubin, il Segretario del Tesoro sotto il presidente Clinton. Disse che aveva scoperto, come le era stato detto, che “contavano solo gli obbligazionisti”.
Il problema è che i banchieri repubblicani da mercato-libero che discutono oggi ciò che accadde dieci anni fa stanno dicendo “non c’è niente da vedere gente. Tutto è sistemato ora. Non abbiamo bisogno di nessun regolamento. Permettete alle banche di essere libere di nuovo”. Oppure abbiamo i democratici come Paul Krugman, che non riesce a criticare nulla di ciò che Obama ha fatto. Una settimana fa, il 14 Settembre, Krugman ha provato ad essere un tifoso delle banche e dei donatori dei democratici, scrivendo che la Beltway di Washington era matta per aver creduto che l’America avesse un problema di debito. Come ho scritto nel mio articolo, ha detto che tutto ciò che serve è una politica Keynesiana per emettere un enorme deficit nel budget e spendere abbastanza denaro nell’economia così che i lavoratori possano tornare a guadagnare abbastanza da pagare alle banche ciò che devono. Io penso che questa sia la posizione dei democratici: il ruolo dei lavoratori è quello di guadagnare abbastanza, così che tutto il loro reddito vada, prima ancora che nella loro sopravvivenza, alle banche. Sempre più soldi sono necessari per pagare i loro costi finanziari mentre i loro debiti continuano ad aumentare.
Permettimi di citare ciò che Krugman scrive nel New York Times: “l’aspetto puramente finanziario della crisi è praticamente terminato nell’estate del 2009”. Ma stiamo ancora vivendo il resto della crisi finanziaria! La crisi dei debiti è una crisi finanziaria. Ha criticato la semplice osservazione di buon senso che sono sicuro molti dei nostri ascoltatori hanno potuto comprendere da soli: si è riferito a “quella bislacca opinione comune nella Beltway che, nonostante alti tassi di disoccupazione e tassi di interesse bassi, il debito, e non i lavori, sia il vero problema”. Ha detto che non c’è alcun problema di debito; è tutto solo lavoro e se paghi le persone di più, allora puoi pagare le banche.
Non c’è alcuna intenzione nel partito democratico di considerare che le banche vengano in secondo piano rispetto al salvataggio dell’economia. Io penso che sia una delle ragioni principali per cui Hillary ha perso le elezioni del 2016. Ha continuato a dire “non state meglio oggi, rispetto a 8 anni fa, quando Obama è stato eletto?”. Beh, molte persone, specialmente nel Midwest, hanno risposto “no, non stiamo meglio, stai scherzando? Abbiamo perso le nostre case, il nostro lavoro, i nostri redditi sono più bassi, le nostre pensioni ci vengono sequestrate. E’ ovvio che non stiamo meglio!”. Così molti votanti sono semplicemente rimasti a casa. Proprio oggi leggevo un sondaggio secondo il quale tra il 55% e l’ 85% degli americani affermano che, se dovessero votare di nuovo per le elezioni del 2016 tra Trump e Hillary, non andrebbero per nulla a votare, perché disgustati da entrambi i candidati.
Così, ciò che abbiamo visto in questo anniversario non è stata la discussione che avremmo dovuto già avere: Come possiamo gestire la prossima crisi e non dover salvare di nuovo le banche? Se non salviamo le banche, quale sarà la nostra politica? Come possiamo nazionalizzare le banche insolventi? Sheila Bar ha affermato che se Citybank fosse stata assorbita dalla FDIC, non avrebbe fatto prestiti disonesti, non avrebbe prodotto crediti spazzatura. Non avrebbe permesso prestiti per le scalate finanziarie, non avrebbe fatto prestiti giornalieri, non avrebbe scommesso nei derivati. Non è ciò che le banche pubbliche fanno.
Questa discussione, tuttavia, non sta avvenendo. Non sta avvenendo perché le persone non si rendono conto che in una qualunque economia – non solo in America; stiamo assistendo alla stessa cosa in Europa – il volume dei debiti si espande esponenzialmente tramite interessi da anatocismo. Tutti i debiti accumulati dalla gente cominciano ad accumularsi sempre più. Se ti ritrovi a dover saltare un pagamento sulla tua carta di credito, o manchi un pagamento sulla tua bolletta elettrica o qualunque altra utenza, il tuo tasso di interesse sulla carta di credito fa un salto dall’11%-12% al 29%. Tutto ciò non fa altro che accumularsi. Il risultato è che il debito personale sul reddito non fa altro che aumentare. I debiti corporativi sui redditi stanno aumentando e la porzione di budget governativi che devono essere spesi solo per ripagare gli obbligazionisti aumenta a sua volta. Ciò significa che le persone si ritrovano senza i soldi necessari per comprare i beni e servizi che essi stessi producono.
Qui a New York, dove vivo, ci sono interi quartieri giù a 8th Street o a Brodway, o nella 5th Avenue, o anche a Madison Avenue, dove ci sono sempre più negozi vuoti coi cartelli “Affittasi” o “Vendesi” perché vanno in fallimento. I ristoranti specialmente stanno fallendo uno dopo l’altro. Le grandi catene falliscono a loro volta, come hai visto anche tu – non è solo Toys Rus – tutto il comparto dei grandi marchi americani sta fallendo. La gente non ha più i soldi per comprare beni e servizi. Tutto ciò è celebrato come “salvare le banche” invece di chiamarlo “distruggiamo l’economia”. Questo è bis-pensiero Orwelliano. E’ come se il mantenere i debiti al loro posto, invece di cancellarli, sia una vittoria per l’economia. In realtà è solo una vittoria per banchieri ed i loro azionisti. L’economia, nella sua dimensione più ampia, continuerà a zoppicare finché non si farà ciò che tutte le economie fanno in situazioni come questa – cancellano i debiti. Se non li cancelleremo, puoi guardare alla Grecia come ad un annunciazione del nostro futuro: ancora più austerità.
I primi soldi a sparire saranno quelli che le compagnie e gli stati devono pagare per le pensioni. Vedrai le pensioni venire totalmente cancellate e vedrai la sicurezza sociale ridotta ancora di più. Questo è ciò di cui le persone dovrebbero parlare dopo la crisi del 2008.
La prima cosa che Obama ha fatto, una volta eletto, è stato mandare una lista di raccomandati per il suo gabinetto presidenziale a Rubin, alla Citicorp. Così Citicorp ha potuto nominare il gabinetto del presidente. Ovviamente, non era pronta ad accettare nessun nome che avrebbe premuto per una regolamentazione ulteriore, o nomi al dipartimento di Giustizia che avrebbero gettato un banchiere in galera. Quella è la vera crisi. E’ una crisi politica che ora sta spezzando l’America. Ma non è una crisi che ci viene raccontata nei giornali.
B. F. : Hai affermato che, a meno che il debito non venga cancellato, l’economia continuerà a soffrire di deflazione da debiti ed austerity. Puoi ricordare agli ascoltatori cosa significhi deflazione da debiti?
M. H. : Vi ho dedicato un capitolo nel mio libro Killing the Host. Il termine “deflazione da debiti” è stato creato nel 1930 da Irving Fisher. Egli disse che quando i debiti sono lasciati al loro posto, mentre le persone perdono il loro lavoro, l’occupazione industriale diminuisce ed i redditi non crescono, allora i debiti cominciano a crescere sempre di più. Ciò significa che sempre più reddito delle persone è dirottato per pagare le banche invece di beni e servizi. Ciò che è successo oggi è che la gente pensi che i prezzi siano solo i prezzi di ciò che pagano per beni e servizi, quello è l’indice dei prezzi al consumo. Ma la Federal Reserve fece una scelta, creò 4.4 trilioni di dollari di credito e li ha consegnati interamente a Wall Street. Neanche un penny è stato dato all’economia nel suo insieme. Lo scopo era di dare supporto ai prezzi degli asset immobiliari e per i collaterali a garanzia dei prestiti delle banche.
Così abbiamo assistito ad una enorme creazione di moneta a supporto delle banche, che ha permesso loro di mantenere i debiti – inclusi i debiti “cattivi” e quelli fraudolenti – al loro posto. Ma questi 4.4 trilioni avrebbero potuto essere usati per cancellare i debiti nel loro insieme. Potevano essere usati per comprare i mutui in eccesso, cancellare i mutui bancari o ridurli a tassi più realistici così che non si trasformassero in mutui spazzatura. Avrebbero potuto abbassare i prezzi delle case per le persone con mutui. Avrebbero potuto, essenzialmente, liberare buona parte dell’economia dal debito. Ed i nostri ascoltatori possono immaginarlo: se non devi pagare i debiti della tua carta di credito, il tuo mutuo studentesco o il tuo mutuo per la casa, o altri debiti verso le banche, pensa a quanto la tua vita migliorerebbe. Pensa a tutte le cose in cui potresti spendere denaro. Compreresti più cose e nessuno ti stritolerebbe più.
Questa era la strada che avremmo potuto prendere. Ma non puoi pretendere di salvare le banche, lasciare i debiti al loro posto e salvare anche l’economia. Qualcuno deve perderci. Questo è ciò che fece Obama.
Le persone da lui nominate erano così pro-Wall Street che ha dovuto mettere in campo il secondo trucco deflazionistico, l’Obama-Care, un vero e proprio piano repubblicano per la privatizzazione della sanità per finanziarizzare le cure mediche, andando ad incidere ancora di più nelle paghe dei lavoratori.
La gente non si rende conto che una buona parte dei politicanti eletti come democratici sono in realtà dei repubblicani che si vestono da democratici. Sono chiamati “Cani Blu”, come Claire McCaskill del Missouri, Manchin della West Virginia, Heidi Heitkamp, ecc.
Sotto Obama il partito democratico ha quasi sempre proposto dei quasi-repubblicani per farli eleggere sotto il proprio stendardo. Hanno cercato di eliminare dal partito chiunque fosse a favore dei lavoratori o pro-Bernie. Possiamo ben vedere ciò che hanno fatto a Bernie e cosa continuano ancora a fargli. Hanno fatto in modo che sia impossibile per gli elettori selezionare un candidato democratico per il 2020, perché hanno spostato buona parte del potere di nomina a dei rappresentanti non eletti. Essi non votano fino al secondo ballottaggio, per essere sicuri, ma il secondo ballottaggio avverrà solo se nessuno ottiene più del 50% dei voti nel primo ballottaggio e ci saranno così tanti candidati che ovviamente nessuno raggiungerà mai quella soglia al primo ballottaggio. In questo modo, il partito democratico è diventato ostaggio di quelle stesse persone di Wall Street che hanno creato i presidenti Clinton ed Obama.
Per rispondere alla tua domanda, i bilanci delle carte di credito della gente continueranno a far salire gli indici di interesse, i loro mutui studenteschi non saranno cancellati, le loro rate del mutuo continueranno a salire mentre i tassi di interesse aumenteranno, ed allora assisteremo ad un crash al rallentatore. Le persone sono obbligate a lottare. Più della metà degli americani, secondo la Federal Reserve, non può mettere insieme 400$ per le emergenze. Sono letteralmente ad uno stipendio di distanza dall’essere senza dimora o perdere la casa, o mancare un pagamento sulla loro carta di credito, che aumenterà i loro tassi di interessi dal 11% al 29%.
B.F.: Puoi spiegare cosa si intende col termine “quantitative easing” e come aumenta i prezzi degli asset? Sto pensando al mercato immobiliare, per esempio.
M. H. Il termine “quantitative easing” serve, in realtà, a confondere le persone. Cosa è “facilitato” (n.t. easing) ed in quale quantità? La Federal Reserve è andata dalle banche e ha detto “ ci puoi dare tutti i prestiti che hai dichiarato nei bilanci a noi – mutui, mutui spazzatura ed altri prestiti – e noi li tratteremo come depositi della Federal Reserve”. E’ uno scambio di denaro per spazzatura. Questo ha pompato 4.4 trilioni nelle riserve delle banche, permettendo alle banche di ricominciare a prestare per far salire i tassi di azioni, obbligazioni ed immobili. La recita consisteva nel far credere che ciò avrebbe permesso alle banche di prestare alle industrie, all’economia reale, per ridare lavoro alle persone.
Questa storia di facciata è davvero bizzarra, perché negli ultimi 100 anni le banche non hanno MAI prestato per far costruire industrie. Hanno sempre e solo prestato chiedendo in garanzia asset già esistenti, o dei guadagni stabili. Circa il 70% degli investimenti economici per industrie e fabbriche è dato dai ricavi delle stesse aziende. Il resto del capitale è finanziato tramite l’emissione di azioni, dal mercato azionario. Le banche non prestano per creare capitale. Ma loro prestano per permettere agli squali di scalare aggressivamente le compagnie.
Ciò che la Federal Reserve ha fatto è stato creare talmente tanto credito bancario che i tassi di interesse sono scesi allo 0.1%. Questo è ciò che ottieni quando presti denaro al governo, i tassi di interesse erano virtualmente zero sui loro conti. Questo significa che le banche ed i loro clienti potevano prendere in prestito 0.1 o 1%, e con quei soldi potevano poi comprare una intera compagnia i cui dividendi registravano dal 5 all’8% di interesse. Tutto grazie al fatto che la Federal Reserve aveva inondato le banche di liquidità e potevi usare questa liquidità per comprare intere compagnie a credito. Dopodiché rimpiazzi le azioni della compagnia con obbligazioni (in quanto il denaro usato per la scalata era a debito) e così hai ottenuto un aumento del debito. Cosa fai una volta comprata la compagnia? Beh, la prima cosa che fai è mettere le mani nei fondi pensione dei lavoratori. Questo è ciò che è accaduto al Chicago Tribune. Lo squalo, Zamuel Zell, ha preso i fondi pensione per pagare i suoi creditori e finanziatori.
Dopodiché licenzi personale. Cerchi di spremere ogni margine di profitto possibile riducendo la forza lavoro, imponendo condizioni contrattuali e lavorative più dure e minacciando i sindacati con “se scioperate allora dichiareremo la bancarotta, cosa che spazzerà via il poco rimasto dei vostri fondi pensione – a meno che non accettiate di modificare il vostro programma di pensionamento da un piano retributivo (dove sai quanto devi ricevere al momento della pensione) ad uno contributivo (dove l’unica cosa che conosci è quanto paghi ogni mese per la tua pensione)”.
Dopodiché aumentano i prezzi dei beni al consumatore, col risultato che le compagnie scalate diventano merda (n.t. crapification= letteralmente “trasformazione in merda”). Così, essenzialmente, il credito che la Federal Reserve ha creato è stato dato a degli squali per trasformare l’economia in merda, ridurre la forza lavoro e portare la produzione all’estero, dove il lavoro costa meno. Ciò è parte della guerra di classe che la finanza muove al resto dell’economia.
Quasi niente di questo quantitative easing è stato speso nell’economia. E’ andato unicamente al settore finanziario. Le persone parlano di denaro gettato dall’elicottero che dovrebbe piovere sull’economia, ma l’elicottero ha volato solo su Wall Street. Questo è il concetto chiave che dobbiamo comprendere. La Federal Reserve è stata creata per rimpiazzare il Tesoro, per spostare la pianificazione monetaria e la politica finanziaria fuori da Washington, via dalle mani degli ufficiali eletti, e portarla nelle mani delle banche. Questo è il motivo per cui la Federal Reserve agisce come il consiglio amministrativo del settore finanziario. Assume una posizione oppositiva nei confronti del resto dell’economia, non a suo favore.
Questo è il motivo per cui, per esempio, Ben Bernanke, che è stato direttore della Federal Reserve sotto Obama, ha scritto un articolo un po’ di tempo fa dicendo che non c’è stata alcuna crisi nel 2008. Nella sua visione c’era panico solo perché le persone non avevano fede. Se hai fede nel sistema neo-liberale e il suo debito che aumenta, tutto andrà bene. E’ come se non ci fosse nessun problema alla radice. Così Mr Bernanke va a braccetto con persone come Paul Krugman, nel dire che il debito non è un problema, perché lo dobbiamo a noi stessi. Ma, ovviamente, chi è questo “noi”? Se il debito è debito del 99% verso l’1% allora il debito conta eccome. Ecco perché loro crescono ed il 99% no. L’1% tiene letteralmente sotto scacco il restante 99% col debito. Questa è la situazione in cui l’economia USA è tenuta oggi.
B. F.: Come può questa procedura aumentare i prezzi?
M. H.: Facciamo un altro esempio. Puoi prendere in prestito dalla Federal allo 0.1% di interesse, dopodiché con questi soldi compri azioni che danno dividendi del 5 o 6%, allora ci guadagni. Questo tipo di quantitative easing è stato letteralmente donato agli speculatori di azioni e obbligazioni. Questo ha tenuto i prezzi delle azioni alti. In aggiunta, tu puoi comprare obbligazioni sui mutui. C’erano tutti questi cattivi mutui dove si sarebbe recuperato solo il 5 o 6% della somma prestata, ma se ora prendi prestiti all’ 1% puoi poi ottenere il restante 4 o 5% con un arbitraggio ed un recupero coatto allora guadagni su ciò che puoi spremere dal mercato immobiliare rispetto a quanto poi devi restituire ad un basso tasso di interesse alla banca.
Così, l’aumento del credito bancario ha permesso di tenere i prezzi di tali asset alti, inclusi i costi delle case che le persone devono comprare per avere un posto dove vivere.
Questo denaro non è stato usato per aiutare le persone con i loro redditi o i loro consumi in beni e servizi. E’ stato usato per mantenere artificiosamente alti i prezzi di azioni, obbligazioni e case. E molti di questi asset sono controllati dall’1% più ricco.
Così, in poche parole, il Q.E. ha creato ancora più ricchezza per l’1% senza aiutare il restante 99%. Infatti, sono sicuro, ed è quasi garantito, che molte compagnie assicurative e molti fondi pensione o conti di risparmio personali falliranno nel restituire le somme promesse ai clienti per le loro pensioni. Questo accade perché quando il Q.E. alza artificiosamente i prezzi delle azioni o delle obbligazioni, ciò causa il crollo dei loro rendimenti a lungo termine, intorno all’1%, specialmente per le obbligazioni governative – 0,1% se vuoi mantenere il tuo denaro al sicuro in obbligazioni del Tesoro US a breve termine. Così, la gente che ha messo i propri soldi in banca o in fondi pensione per risparmiare per le loro pensioni sono finite con l’ottenere interessi. Tutti i programmi e le pianificazioni matematiche che specificavano quanto un dipendente pubblico o privato avrebbero dovuto versare mensilmente per ottenere una data cifra al momento della loro pensione possono essere tranquillamente gettati dalla finestra, perché i loro interessi calcolati non si sono materializzati. Questo ha fatto si che molti fondi pensione, disperati, sono andati da Wall Street chiedendo “come facciamo a fare più soldi?”. I manager di Wall Street hanno preso questi soldi e li hanno letteralmente scommessi in operazioni d’azzardo matematiche ( “i derivati”) o in obbligazioni spazzatura di compagnie fallite, prestiti per scalate ed operazioni da squali. Così, questi fondi pensione, invece di essere usati per aiutare i lavoratori sono stati usati per aiutare gli squali ad assorbire compagnie, licenziare ancora più lavoratori e peggiorare le condizioni lavorative. Questo ha trasformato il nostro mondo in un posto peggiore in cui sopravvivere.
B.F.: Giusto, perché i fondi pensione contavano invece su tassi di interesse alti per poter mantenere la loro solvibilità. Con pochi interessi sono stati obbligati a cercare fonti di guadagno alternative.
M. H.: O guadagnano molto poco, che è ciò che è accaduto, oppure scommettono tutto in rischiosi azzardi sui rincari degli asset di “capitale”. Ci sono state numerose cause da parte di stati e fondi-pensione locali contro Wall Street sulla base che essi erano stati ingannati. Quando un ragazzo di Wall Street vede entrare un manager di fondo-pensione – molti di cui non sono molto “sofisticati”, mentre Wall Street assume solo persone sofisticate – lo guardano come un avvocato guarda un cliente: “quanto denaro ha questo cliente e come posso portarlo via dalle sue tasche e dentro le mie?”. Sono stati imbrogliati. Le banche con la crescita più veloce, responsabili per le cause civili più pesanti per frode si sono accordate ed hanno detto: “ok vi abbiamo imbrogliato. Vi daremo un po’ di denaro indietro”. Questo ha paralizzato le corti U.S. negli ultimi anni.
B. F.: Hai affermato che quando il debito è così enorme che le banche sono incapaci di incassarlo, allora prendono il controllo del governo per obbligarne il pagamento. Come fanno?
M. H.: Quasi il 100% dei mutui per la casa sotto i 600mila dollari sono garantiti ora dalla Federal Housing Authority. Le banche non prestano più soldi per mutui o debiti studenteschi a meno che il governo non prometta che, se il debito diventa insolvibile, sarà lui a pagare. Così le banche assumono zero rischi. Mentre pretendono altissimi tassi di interesse per i mutui studenteschi perché dicono “oh è un investimento molto rischioso”, ma tutto il rischio è pagato dal governo. Se uno studente fallisce nel pagare il suo debito – e stiamo avendo un aumento dei fallimenti sui mutui studenteschi – non solo le banche vanno al governo e dicono “dacci i soldi che lo studente avrebbe pagato” ma dicono anche “in più pretendiamo il pagamento di altissime sanzioni”, sanzioni che sono tanto alte quanto i tassi di interesse.
Così il governo finisce per pagare nuovamente le banche, facendo in modo che esse non corrano alcun rischio nei prestiti per i mutui, o per gli studi, o altri tipi di prestito, in quanto vengono garantiti a livello federale.
E’ come se il governo controfirmasse ogni prestito. Nello stesso modo in cui un genitore controfirma un mutuo studentesco, il governo controfirma e garantisce le banche contro le perdite. Così esse diventano imprese a rischio zero.
Ma se il rischio è zero, mi chiederete, perché allora dovrebbero pretendere degli interessi? Perché non pretendere solo i costi di gestione? Se il governo garantisce ogni prestito, perché allora non permette alle sue stesse agenzie per la casa di emettere direttamente prestiti in cui non vi sia alcun incentivo di creare mutui spazzatura, falsificare documenti, nessun incentivo alle attività criminali per le quali Citibank, Bank of America, Wells Fargo ed altre banche si sono dichiarate colpevoli? Tutto ciò è davvero bizzarro.
B. F.: Tu hai scritto che “il congelamento dei redditi da parte di FICA (nt. Federal Insurance Contributions Act) e tasse associate sono emessi per salvare la classe dei creditori”. Se le tasse del FICA servono per pagare la Sicurezza sociale e Medicare, come può essere possibile che sia usato per salvare la classe dei creditori?
M. H. : Non ricordo di aver scritto proprio in quel modo. Penso di aver detto che il modo in cui il FICA è stato sviluppato stabilisce che solo coloro che hanno redditi fino a 120mila dollari diventano obbligati a pagare. Le persone più ricche non devono pagare niente per il FICA per le somme che guadagnano oltre i 120mila dollari in un anno. Non devono pagare alcuna altra tassa per la sicurezza sociale sui guadagni da capitale. Non devono pagare nulla su guadagni che hanno ottenuto negli Stati Uniti, ma che i loro contabili fanno apparire come ottenuti in Irlanda o in banche offshore. Così permettono al sofisticato settore finanziario, persone che guadagnano oltre 120mila dollari l’anno, di non pagare nulla. Tutto è pagato dal restante 99%, niente dall’1%, e nemmeno dal 10% in cima in realtà.
B. F.: Quando una banca emette un prestito, diciamo per 100$, 100$ sono creati ed immessi nella sua riserva di moneta. Ciò che non viene creato ed immesso nel circuito monetario sono gli interessi. Da dove viene il denaro degli interessi?
M. H.: Quello deve essere pagato dal reddito del debitore. Così se prendi in prestito, o spendi 100$ o più sulla tua carta di credito, puoi si spendere 100$ immediatamente, ma alla fine dell’anno dovrai pagare un ulteriore 11$ sul tuo reddito, oppure 29$ se ti è stata comminata una sanzione per aver mancato un pagamento in qualunque momento. Così l’interesse è pagato sul tuo reddito, denaro che altrimenti sarebbe stato usato per comprare beni e servizi.
B. F.: Parliamo del settore FIRE (nt. Finance, Insurance and Real Estate), finanza, assicurazioni e beni immobiliari. Come descriveresti questi tre settori dell’economia e perché li metti nello stesso gruppo?
M. H. Li metto nello stesso gruppo perché, in pratica, sono dei settori simbiotici. 80% dei prestiti bancari si rivolgono al settore immobiliare. Come risultato, più dell’80% dei guadagni delle banche viene dagli interessi sui mutui. Così, se cerchi di comprare una casa, il prezzo è stabilito da quanto la banca è disposta a prestarti per comprarla. Se vuoi comprare una casa e ci sono altri acquirenti per la stessa casa, allora si darà inizio ad una guerra delle offerte, ed il vincitore è in genere colui che è disposto a pagare in interessi una somma pari al valore aggiunto della casa. La stessa cosa capita nelle proprietà commerciali. L’affitto di tali proprietà è usato per ripagare gli interessi sulla proprietà stessa. Se compri un edificio, ragionerai “questo è l’affitto dell’edificio e queste sono le mie spese. Tutto il valore aggiunto che ottengo dopo aver coperto le mie spese lo userò per ammortizzare gli interessi bancari sul mio prestito”. Così, alla fine, la banca prende tutto il denaro.
Ora, dobbiamo chiederci, perché un costruttore o speculatore dovrebbero fare questo? Perché si aspettano di ottenere un guadagno sul capitale, perché sanno che non sarà tassato. Non sarà tassato perché lo reinvestiranno per costruire o comprare altre proprietà. Oppure perché moriranno, oppure perché hanno un ottimo contabile. Così ci rendiamo conto che il settore immobiliare è diventato una costola del settore finanziario.
La stessa cosa succede con le assicurazioni. Fin dal 19° secolo, le banche hanno usato le assicurazioni come operazioni di facciata. Nel 1830, 150 anni fa, lo stato di New York diede luogo ad una enorme indagine in assicurazioni fraudolente che collaboravano con banche fraudolente. Le banche, praticamente, sostengono le assicurazioni e lavorano con loro. E’ un settore simbiotico anche quello. La prima compagnia con cui Citibank si è fusa dopo che Clinton si è liberato del Glass Steagall Act è stata la Travelers Insurance Company, così da poter unificare le loro operazioni. Le banche hanno continuamente comprato agenzie assicurative così che quando presteranno soldi ad un acquirente di case diranno “ok, devi pagarci gli interessi sul mutuo. Ma ecco anche l’assicurazione sulla casa che ti vendiamo. Non ti daremo il mutuo a meno che tu non compri anche l’assicurazione, e devi avere l’assicurazione, perché così saremo sicuri che, se la casa dovesse mai andare a fuoco o essere allagata, noi saremo rimborsati. Tu paghi per tutti i nostri rischi”. Così le assicurazioni sono diventate parte di ogni prestito da mutuo. In questo modo, finanza, assicurazioni e immobili sono diventati parte dello stesso settore.
B. F.: Hai scritto che l’economia finanziaria disfunzionale di oggi non può essere salvata senza un collasso delle banche. Ok, facciamo finta che noi non salviamo le banche e le facciamo fallire. Come questo può beneficiare l’economia?
M.H.: Ho detto che il problema del debito sta danneggiando l’economia. Lo puoi chiamare anche un problema di risparmi, perché i debiti di una persona sono i risparmi di un’altra. Così, se il debito è dovuto dal 99%, l’altra faccia della medaglia è che esso sia il risparmio dell’1%. Il FDIC (Federal Deposit Insurance Corporation) assicura il grosso dei depositi, quelli che contengono risparmi fino a 250mila dollari. Un crollo bancario distruggerebbe gli azionisti, gli obbligazionisti ed i manager, ma lascerebbe intatti i depositi assicurati fino a quella cifra. Salverebbe l’economia, ma distruggerebbe tutto il risparmio dell’1%, che è anche il debito del 99%.
L’economia non può essere salvata se i debiti odierni rimangono al loro posto. Se la gente continuerà a pagare tutti i debiti sulle loro carte di credito, tutti i mutui che devono e tutte le rate sulla macchina, allora non saranno in grado di acquistare altri beni e servizi. Se non possono aumentare il loro volume di spesa su ciò che producono, allora ci sarà ancora meno produzione e meno negozi. Il movimento economico continuerà a ridursi, come è successo in Grecia.
B. F.: Puoi spiegare come l’Eurozona si è esposta ad una austerità stile-Grecia attraverso il limite del deficit sul PIL del 3%? Ovviamente, gli Stati Uniti non usano un simile sistema.
Stati Uniti e Regno Unito hanno banche centrali che possono semplicemente monetizzare un deficit governativo. Una delle poche cose buone fatte da Obama dopo che ha creato la depressione economica da debiti è stata almeno quella di permettere la creazione di un modesto deficit per immettere un po’ di denaro nell’economia. Se il settore privato si riduce e non assume persone a salari adeguati al costo della vita, allora il governo può spendere denaro come datore di lavoro di ultima istanza. Il governo può spendere per mantenere la piena occupazione a livelli di vita decenti.
L’Europa è diversa. L’eurozona è stata pianificata da politici di estrema destra. E’ un piano praticamente fascista, fascista nel senso di 1930, fascista come la scuola Austriaca. La loro recita dice “non vogliamo la spesa governativa perché genera inflazione”. Il che significa “non vogliamo che la spesa governativa aumenti i salari”. L’eurozona è stata creata come una organizzazione anti-lavoratori, una organizzazione che non permette ai propri membri di creare deficit nemmeno quando c’è una disoccupazione enorme , anche se ci sono risorse inutilizzate, anche se ci sono persone che perdono la casa. Non spenderà mai denaro nell’economia per aiutarla a recuperare. Il trattato di Lisbona ha stabilito questa legge nella costituzione europea.
Così si sono liberati di ogni banca centrale di ogni nazione ed hanno concentrato la creazione di moneta nella BCE. Non permetterà nessun deficit governativo superiore al 3% – il che significa una risicata quantità di denaro. Eppure la BCE ha anche creato il corrispettivo di 4 trilioni di dollari solo per le banche. Così l’eurozona è, in pratica, una guerra di classe contro i lavoratori. L’intenzione dell’eurozona, fin dall’inizio, era quella di distruggere i sindacati, aumentare la disoccupazione, ridurre il tenore di vita di un buon 20%, ridurre la durata della vita, aumentare i tassi di suicidio, aumentare i tassi di malattia ed abbassare quelli delle nascite. Tutto ciò era presentato, al tempo, come una soluzione al problema dell’inflazione, non come un problema in sé. La soluzione al problema economico, ha detto l’eurozona, è che la gente vive troppo e troppo bene, dobbiamo ridurre il loro tenore di vita di un 5-10-20%, così che tutto il denaro possa andare da coloro che creano ricchezza, il settore finanziario.
Questo è un piano malvagio. E’ il piano libertario della scuola Austriaca che sta alla base dell’eurozona fin dai suoi inizi. Il risultato è ciò che vediamo oggi in Grecia, dove la disoccupazione è salita al 30%, la durata della vita si riduce, l’emigrazione aumenta, le persone di 20 e 30 anni sono obbligare ad andarsene dal loro paese per cercare lavoro, perché non ne trovano. Il governo non può fare ciò che Stati Uniti fecero durante la grande depressione, e cioè creare lavori pubblici, infrastrutture pubbliche e spese pubbliche per aiutare l’economia a riprendersi.
B.F.: Hai scritto un articolo “La fine della storia alla fine dell’antichità romana e la conseguente era oscura” (The End of History at the Close of Roman Antiquity and an Ensuing Dark Age). Com’era l’eta oscura, economicamente parlando e come fu causata?
M. H.: Gli storici romani, Livio, Plutarco ed altri, trovano le ragioni del declino romano nel fatto che una classe di creditori stesse tenendo il resto dell’economia nel debito, prendendo possesso delle terre e concentrando tutta la proprietà della terra in poche mani. Il risultato fu un impoverimento generalizzato in tutto l’Impero Romano d’Occidente, cioè l’europa occidentale. Bisanzio era relativamente libera da questo processo.
Per sopravvivere, i lavoratori dovevano diventare “clientes” di un ricco creditore o proprietario terriero. Era una condizione di servaggio. L’essenza del servaggio era che tutto il surplus economico doveva essere consegnato al proprietario, ed il servo doveva anche servizio militare al padrone, doveva lui i raccolti e gli era concesso solo il minimo necessario per sopravvivere.
La storia si era “fermata” perché il progresso si era fermato, gli investimenti si erano fermati, la cultura si era fermata. L’economia monetaria si era desertificata per il 99%. Il solo denaro che veniva speso era quello dei signori in cima, che vivano nei loro manieri e che continuavano a comprare lussi per se stessi. La maggioranza era obbligata a vivere a livelli di sussistenza.
Questa idea di servaggio è stata ribattezzata la “fine della storia” da Francis Fukuyama, che ha scritto un libro su questo argomento alcuni anni fa, dopo che l’America ha sconfitto la Russia nella Guerra Fredda. Egli disse che il mondo neo-liberale avrebbe fatto di se stesso qualcosa di eterno. Tutto il potere alle banche. Sarebbe stato un mondo magnifico. Le banche si prenderanno cura di noi e la storia avrebbe smesso di evolvere. Non avremmo più avuto bisogno di cambiamento, avremmo solo dovuto lasciare lo status quo immutato.
Questo è ciò verso cui ci muoviamo oggi, lo status quo sta ripetendo ciò che accadde all’impero romano. Le persone finiscono sempre più intrappolate nei debiti, perdono le loro case. Il possesso della propria casa sta sparendo, ci sono sempre più persone letteralmente “dipendenti” dai propri datori di lavoro. I sindacati perdono la loro forza, perché i lavoratori hanno troppa paura di scioperare o anche solo di chiedere diverse condizioni di lavoro. Se protestano o scioperano hanno paura di essere licenziati, perché sono ad un solo stipendio di distanza dall’essere senza casa, o dal perdere la loro casa. Così il popolo ha perso la propria indipendenza – e c’è una sempre maggiore dipendenza nei confronti dei datori di lavoro.
La differenza dal servaggio post-romano è che le persone oggi possono andare dove vogliono, al contrario dei servi legati alla terra. Ma ovunque il lavoro vada, deve pagare il proprio surplus non più al proprietario terriero, ma al signore finanziario, alle banche, ai creditori e agli obbligazionisti nascosti alle spalle delle banche. Il surplus va alla classe dei creditori che continua a mantenere le persone nel debito, tramite il sistema bancario, assicurativo, creditizio e politico. Ora che la politica è diventata una faccenda per i ricchi donatori invece che per gli elettori, abbiamo essenzialmente un voto per censo, nel senso che i contributi alle campagne danno il potere, ed una perdita di potere da parte del popolo di tutelare i propri interessi e tenore di vita.
B.F.: Così, nell’antichità romana tutta la ricchezza era concentrata in cima alla piramide, cosa che ha poi condotto alla servitù della popolazione. Sembra quasi che la stessa cosa stia succedendo oggi a livello globale, giusto?
M.H.: Si, questa è la mia opinione.
B. F.: Cosa pensi della guerra commerciale di Trump?
M.H.: Ho scritto un bel po’ sulla politica delle tariffe ed il protezionismo. L’america è diventata ricca tramite una politica protezionista. Il mio libro America’s Protectionist Tradeoff: 1815-1914 parla proprio di questo, ed il mio Trade, Development and Foreign Debt ne parla allo stesso modo.
C’è una logica dietro il protezionismo, ma la logica è quella di aumentare la produzione ed il valore della manifattura ad alto valore aggiunto mentre riduci il costo delle materie prime e quello del lavoro.
Ciò che Trump ha fatto è stato esattamente l’opposto rispetto a ciò che il protezionismo consiglia. Invece di abbassare i costi per la manifattura americana, ha aumentato i prezzi dell’acciaio, dell’alluminio, delle materie prime ed altre componenti di base. Questo stritola la manifattura americana.
Mettiamo caso che tu sia un produttore d’auto o di lattine di birra. Produttori Canadesi, Messicani ed Europei in tutto il mondo che fanno macchine, frigoriferi o lattine di birra possono ora comprare alluminio ed acciaio ad un prezzo più basso rispetto alle compagnie americane. Così possono permettersi di vendere i loro prodotti ad un costo più basso rispetto a quello che le nostre compagnie dovranno fissare per ritornare in pari. Possono giocare al ribasso con le compagnie americane.
Ciò che Trump ha creato è una politica di disoccupazione per la manifattura americana. La sua strategia è quella di diffondere la Rust Belt dal Midwest all’intero paese e far si che tutto il paese assomigli a Detroit. Non sembra rendersi conto di questo. Nessuno gli ha spiegato che una strategia protezionista esiste, ma che lui la sta applicando male.
B.F.: Giusto. Sembra quasi che non capisca cosa stia facendo.
M.H.: Si spera sia questo il caso. Si spera che non stia distruggendo l’industria americana intenzionalmente, tuttavia il risultato è questo.
B.F.: Giusto. Al momento, questi nuovi dazi che sta imponendo rappresentano una guerra commerciale. E’ corretto?
M.H.: Così sembra. Almeno lui pensa che sia una guerra commerciale. La Russia ha ringraziato per averle fatto un favore. I dazi vanno all’unisono con le sanzioni a Russia e Cina, così ora i russi che avevano spostato i loro soldi all’estero lo stanno rimpatriando. Russia e Cina, da membri del WTO (World Trade Organization), non avrebbero avuto il permesso di imporre dazi su particolari industrie per proteggere le loro economie, ma adesso possono, secondo le regole, rispondere contro le azioni di guerra commerciale americane.
Così ora gli altri paesi sono autorizzati legalmente ad imporre dazi su qualunque merce loro decidano, di ammontare uguale e superiore rispetto alla guerra americana. Questo sta aiutando gli altri paesi a diventare più indipendenti, specialmente nell’agricoltura, una cosa che io trovo desiderabile. Io penso che ogni paese dovrebbe produrre da se le proprie derrate alimentari ed i propri mezzi di sostentamento. Così ora Trump sta aiutando gli altri paesi a diventare più indipendenti dagli Stati Uniti. Se esitano a farlo, li obbliga a diventare più indipendenti.
Non sta permettendo alla Cina di usare il proprio avanzo commerciale e i pagamenti per comprare industrie americane, così la Cina se le sta costruendo in casa. Così sta incoraggiando il disinvestimento in America e la fuga dei capitali in Asia, il Terzo Mondo e l’Europa.
B.F.: Beh, hai detto che il presidente Trump sta impedendo ai cinesi di comprare industrie americane. Come?
M.H.: Praticamente illegalmente. Lui dice che è sicurezza nazionale. Se comprano una stazione di rifornimento, come hanno provato a fare con le pompe di benzina in California, allora lui dice che è una minaccia alla sicurezza nazionale. Così come dice che se compriamo beni di consumo cinesi da Wal-Mart, allora stiamo minacciando la sicurezza nazionale.
C’è una clausola nei trattati commerciali che permette ai paesi di proteggere la propria sicurezza nazionale. Così ecco che lui dice “la nostra sicurezza nazionale giace nel controllare tutti gli altri paesi. Per indebolire gli altri paesi, monopolizziamo la tecnologia delle informazioni, monopolizziamo il mondo e cambiamo tutto ciò che vogliamo, per ridurle alla dipendenza. La nostra sicurezza nazionale dipende dal distruggere economicamente tutti gli altri paesi”. Così ha creato una definizione di sicurezza nazionale che comprende una guerra economica contro l’umanità. Il Congresso lo ha seguito e glielo ha permesso.
Questa è una guerra contro l’umanità. E’ una guerra contro ogni paese, dicendo che nessun paese può crescere a meno che i risultati di questa crescita non siano pagati alle aziende americane e, in ultima analisi, ai finanzieri americani ed all’1%, così che l’1% possa usare questa guerra per combattere il vero nemico, il restante 99% della popolazione. Questo è un vero e proprio piano per un neo-servaggio.
B.F.: Come possono le sanzioni economiche, in particolar modo quelle secondarie, distruggere l’economia?
M.H.: Se i paesi europei o la Cina comprassero il petrolio iraniano o commerciassero con l’Iran o la Nord-Corea, o chiunque altro sgradito all’America, possiamo bandirli dal sistema SWIFT per i trasferimenti bancari. Anche se questo sistema è collocato in Lussemburgo, gli americani minacciano di distruggere l’intero sistema ed eliminare i sistemi di pagamento di tutti. Distruggerebbe ogni connessione economica. La Russia si è mossa velocemente per creare il proprio sistema SWIFT, ed ora anche altri paesi stanno lavorando per creare il proprio sistema di trasferimenti il più velocemente possibile per diventare indipendenti e liberarsi della capacità USA di distruggere le loro economie con le sanzioni. Così finiranno col commerciare meno con gli Stati Uniti. Non useranno banche americane, bypasseranno l’economia americana in ogni modo possibile.
Il risultato del lavoro di Trump è l’isolazionismo. Gli altri paesi non faranno più affari con il sistema bancario americano e non saranno più dipendenti dall’agricoltura americana, perché gli Usa potrebbero dire “faremo ciò che abbiamo fatto alla Cina nel 1950. Non esporteremo più grano così che moriate di fame”. La risposta della Cina fu “coltiveremo il nostro grano ed avremo una rivoluzione agricola”, cosa che hanno fatto.
In pratica, l’America sta dicendo che punirà ogni paese che comprerà petrolio straniero invece del petrolio americano. Vogliamo vendere gas americano troppo costoso. Se l’Europa vuole comprare più conveniente gas Russo o petrolio iraniano distruggeremo le oro economie. E ciò che non dice è che cercherà di far uccidere i capi di governo stranieri che vogliono diventare indipendenti. Avremo una guerra politica ed interferiremo per essere sicuri che governi pro-americani siano eletti. La tattica di base è distruggere la loro distribuzione delle derrate alimentari, delle materie prime e dei trasferimenti bancari, così come la loro tecnologia dell’informazione, a meno che non siano abbastanza veloci da diventare indipendenti e trattare gli Usa come uno stato canaglia.
B.F.: Ho letto che l’amministrazione Trump sta comminando sanzioni economiche ad una agenzia militare cinese per aver comprato aerei da guerra russi e missili che violano le sanzioni alla Russia.
M.H.: Penso sia vero. L’America dice, “Cina, devi comprare aerei costosi da noi, non dalla Russia”. L’America ha un vero problema con l’esercito russo, perché ora è molto più efficiente e tecnologicamente avanzato rispetto a quello americano. L’America dice, “Cina, ti proibiamo di comprare il superiore sistema difensivo russo perché vogliamo essere in grado di bombardarti quando vogliamo, e combatteremo contro di te se provi a difenderti. Devi comprare i nostri costosi F35, che non funzionano, invece di comprare sistemi anti-aerei russi che invece funzionano”. In pratica, è una guerra commerciale con una connotazione militare.
B.F.: Così gli Usa hanno iniziato una guerra commerciale col resto del mondo?
M.H.: Commerciale, militare, demografica, ogni tipo di guerra conosciuto, contro il resto del mondo.
B.F.: Da chi pensi Trump si stia facendo consigliare?
M.H.: Nessuno lo sa veramente. Penso da chiunque gli dia i contributi più sostanziosi per la sua campagna, così come ogni altro presidente, come Obama, o Bush, oppure Clinton. Sembra che tutti loro fossero in vendita.
B.F.: Dr. Michael Hudson, la ringrazio molto.
M.H.: E’ sempre un piacere essere qui, Bonnie.
B.F.: Ho parlato col Dr Michael Hudson. Il programma di oggi è stato: Salvare le banche invece dell’economia. Il Dr. Hudson è un economista finanziario ed uno storico. E’ presidente dell’Istituto per lo studio dei trend economici di lungo periodo, un analista finanziario di Wall Street e professore di Economia presso l’Università del Missouri, Kansas City. Il suo libro del 1972, Super Imperialism: The Economic Strategy of American Empire è una critica di come gli Usa saccheggino le economie di altri paesi tramite il FMI e la Banca mondiale. E’ anche uno degli autori di Trade, Development and Foreign Debt. I suoi libri più recenti sono Killing the Host: How Financial Parasites and Debt Bondage Destroy the Global Economy e J Is for Junk Economics. Il Dr Hudson è consulente economico di vari governi circa la finanza e le leggi amministrative. Il suo sito web è michael-hudson.com.
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