Gli Stati Uniti sono governati da inetti
Obama non è più intelligente di Renzi e la gente che Obama mette nei posti di comando, nonché la gente che promuove Obama come Presidente degli Stati Uniti, non è più intelligente di quella che Renzi mette ai posti di comando in Italia.
Bisogna smetterla di esaltare la potenza degli Stati Uniti. E mi riferisco a coloro che credono di contestarli o addirittura odiarli.
Infatti, a parte me, che sono notoriamente un pazzo, chi è che nel 2003 sosteneva che la resistenza irachena avrebbe sicuramente vinto? Eppure ha stravinto: dopo 8 anni, USA e alleati se ne sono andati senza lasciare in Iraq nemmeno una base, dovendo accettare un governo iracheno che è filo-iraniano, anziché filo-statunitense, il quale oggi vende petrolio alla Cina e acquista armi dalla Russia! Più sconfitta di questa!
La nostra mente è deviata dalla adorazione della tecnologia e dalla convinzione che non si muova foglia senza che l'elite Usa (magari quella "segreta") non voglia. Invece, fino ad ora, almeno negli ultimi quindici anni, non ne hanno azzeccata una.
In Somalia sono fuggiti. In Africa sta entrando la Cina. L'internazionale islamista, promossa in Afghanistan al tempo della guerra contro l'URSS, li ha combattuti in Afghanistan, in Iraq e in Somalia (e ha pareggiato o li ha sconfitti). Hanno organizzato e riconosciuto il golpe contro Chavez e sono stati smentiti. L'Argentina è andata per conto suo e li ha sfidati. L'Equador ha imposto di cacciare la base militare che c'era. Morales ha cacciato l'ambasciatore americano. In Georgia Putin li ha fermati. La Russia pur tra mille difficoltà va rafforzandosi (adesso vogliono trasformare l'Ucraina nel Vietnam Russo ma vedremo se ci riusciranno). La Cina ha trovato come spendere i dollari: si ricompra l'Africa con contratti di diritto privato. Dinanzi a questi apparenti disastri o sconfitte, gli adoratori della tecnologia e della grande potenza (criticano gli USA ma in realtà finiscono per esaltarli per eccesso di invidia) si inventano la teoria del caos: gli Stati Uniti agirebbero quasi a caso, provocando il caos (sarebbe il primo caso nella storia). Io credo invece che si debba muovere dal presupposto che sono governati da inetti, che non ne indovinano una. I fatti stanno là a dimostrarlo.
>>> vogliono trasformare l'Ucraina nel Vietnam Russo
Correzione: nel secondo Vietnam russo, dopo quello afgano che gli riuscì così bene.
Ottimo articolo di Stefano, col quale mi son sempre trovato in accordo quasi perfetto (in rapporto a quel che pensa, meno a quel che può dire).
Gli Stati Uniti (e i loro satelliti che li seguono a ruota) sono coinvolti in un colossale processo di decadenza antropologica e razziale – e di conseguenza sociale, politica ed economica. La direzione della loro politica estera ha perso coesione mano a mano che è trascorsa nelle mani di poteri forti in continuo reciproco conflitto.
Ormai l'arma migliore nelle mani del cadente impero delle multinazionali è rappresentata dal terrore degli altri potenziali attori della politica internazionale di ritrovarsi senza padrone e doversi quindi accollare le responsabilità che fin dagli albori della storia sono state connaturate alla gestione del politico – l'assunzione di scelte per la vita e per la morte, anziché per uno 0,2 % di PIL.
Io prevedo che l'attuale sistema si trascinerà per pura inedia per un'altra ventina d'anni prima di lasciare il passo all'elemento nobile dell'animo umano, quello attinente all'uccisione cruenta del proprio simile.
Come sei esagerato! Anche secondo me durerà 20 anni ma non credo che lascerà il passo all'uccisione cruenta del proprio simile, che a mio avviso non è per niente l'elemento più nobile dell'animo umano.
No, il futuro è incerto e grandi civiltà poranno essere edificate. Il modello unico verrà meno.
L'uccisione del proprio simile non e' certo un elemento nobile dell'animo umano, ma purtroppo a volte puo' essere necessaria per difendersi.
non c'è dubbio che la governance americana sia fatta da incompetenti.
ottima analisi.
del resto se l'occidente è fondamentalmente in decadenza da ormai 20 anni (chi più chi meno) e gli USA stanno presentando ormai molte delle caratteristiche classiche-storiche di una potenza a fine ciclo. di un'epoca da fine impero….beh un motivo ci sarà. saranno solo i governanti saranno anche i popoli ma quel che è certo è che l'occidente tutto (Usa in particolare) si appresta a cedere il passo.
un caso di ascesa rapida e altrettanto rapido declino….quando altri imperi che come armi di distruzione di massa avevano al massimo le catapulte hanno retto millenni. è stato proprio il secolo breve.
io mi limito solo a sperare che servano meno di 20 anni.
L'articolo parla già da se! non devo aggiungere nulla, se non far osservare come la Russia, la Cina e poi a ruota tutti i paesi, si stanno de-dollificando.
Ormai è chiaro, salvo ai nostri geni contemporanei nostrani – pseudo serivitori degli USA – che la potenza si sta sgretolando sempre di più e, il colpo di grazia lo stà dando in modo silenzioso CON L'ABOLIZIONE DEL DOLLARO.
Non credo che la nazione più armata del mondo lascerà arrugginire le proprie armi e le proprie bombe, quando l'élite finanziaria che la governa si accorgerà che la fine si avvicina. Visto che "Il benessere degli americani non è negoziabile", faranno una cosa molto semplice: le useranno.
"Il benessere degli americani non è negoziabile"
Il benessere degli americani è negoziabilissimo e in fase di rapida scomparsa. Ciò che non è negoziabile è la dittatura plutocratica del grande capitale giudaico-statunitense.
Per il resto l'intervento di NDR60 mi trova d'accordo: man mano che l'Impero perde colpi in ambito economico, culturale, civile e diplomatico tende a calcare la mano sui fattori di supremazia rimastigli: il soft power mediatico e l'hard power militare. Tale dialettica asimmetrica salta all'occhio negli avvenimenti africani e mediorientali. In Ucraina è stato utilizzato soltanto il primo elemento; il secondo ha dovuto essere messo in mora causa la prossimità con una Russia rinvigorita da Putin. L'Impero non è ancora disperato al punto da rischiare una guerra mondiale.
Io non sono un'adoratrice della tecnologia americana. Mi astengo, almeno per ora, dal giudicare i risultati della politica americana in Medio Oriente, dove e' tutto molto complesso, ma mi sembra che per es. in Ucraina gli USA siano assolutamente vincenti, mentre la Russia abbia recuperato la Crimea, che era gia' un po' sua, ma per il resto (piaccia o no) abbia fatto solo errori.