La crisi è maestra di vita
di Stefano D’Andrea
I politici, fino qualche anno fa, ancora suggerivano ai cittadini di spendere e consumare, altrimenti la crisi si sarebbe aggravata e comunque da essa non si sarebbe potuti uscire. Tutti ricordiamo l’invocazione del pover’uomo che il debole e depresso popolo italiano è stato capace di scegliere come presidente del consiglio (se ben ricordo, in quel caso la crisi era quella successiva al crollo della cosiddetta new economy).
Oggi le cose sembrano migliorate: nessun politico si permetterebbe di formulare un simile stolto suggerimento. A chi o a cosa è dovuto questo miglioramento? La rinata capacità di valutare come idiozie le proposte idiote è una conquista enorme. Come mai il popolo è rinsavito? Come mai se domani un politico invitasse i cittadini a consumare di più per far cessare la crisi tutti riderebbero di lui e lo considererebbero un totale deficiente?
Il fatto nuovo è la crisi: l’incertezza del futuro che si è determinata, la quale è politica prima ancora che economica. E con essa la certezza che se continuassimo a comportarci come abbiamo fatto fino ad ora, spinti dai suggerimenti degli opinionisti e degli economisti, nonché da precise norme giuridiche emanate dal nostro legislatore, e non come dobbiamo secondo ragione, getteremmo sul lastrico le nostre famiglie e ci collocheremmo nella peggiore condizione per affrontare il difficile futuro che ci attende.
Un popolo che capisce che, in una situazione di prolungata incertezza politica ed economica, non si devono aumentare i consumi, bensì bisogna ridurli massimamente e investire nel miglior modo possibile gli eventuali risparmi è un popolo che può avere un futuro. Un popolo che non capisse – e gli italiani, fino a poco tempo fa, non capivano – sarebbe un popolo molto probabilmente destinato ad estinguersi.
Dunque cosa ci ha rimesso in pista? Chi ci ha svegliato dal torpore oppiaceo che ci ottundeva la mente? La crisi. E per questa ragione sia benedetta. Ci ha disintossicato, ricondotto con i piedi a terra, richiamato ai nostri doveri. Soltanto un maestro di vita ha talvolta un effetto simile sull’animo di un giovane sbandato. La crisi è la nostra maestra di vita. Speriamo che duri a lungo. Economicamente ne soffriremo tutti, chi più e chi meno. Spiritualmente ne trarremo tutti vantaggio e chissà che qualcuno addirittura non trovi la grazia, nel senso che riesca ad elaborare un nuovo verbo che apra vie sino ad ora sconosciute.
ARTICOLI CORRELATI La crisi il crollo https://www.appelloalpopolo.it/?p=2610
Condivido in pieno "l'elogio alla crisi"…se è vero che ha fatto questo miracolo.
Forse non è così per tutti, io credo che il popolo italiano abbia ancora un pò di strada da fare per "rinsavire" del tutto, ma forse si, siamo sulla buona strada.
Greetings,
I would love to have a conversation with you about my Fiance Zak Ebrahim. ( You posted some very strong opinions about him on the comedonchisciotte.org site) You seem to have many thoughts on who he is as a person yet have only read one article about him. It would actually be very helpful to us to get further feedback. Send me an email and we can talk. I mean no disrespect and am very interested in your opinion. Thank you for your time,
Sharon Mattson