I top gun tricolore salvano altri due bambini volando in ospedale
Premessa:
Grazie allo Stato in passato abbiamo investito importanti cifre della spesa pubblica nello sviluppo di settori strategici, quali anche l’areonautica militare, che ci hanno permesso di combattere, da una parte, disastri naturali come gli incendi e, dall’altra, di compiere operazioni di soccorso come la seguente che leggerete nel Secolo d’Italia.
Leve fiscali libere da astratti vincoli di bilancio (come quelli europei) hanno permesso, per quasi 50 anni, ricerca in tecnologie, e assunzione di migliaia di persone nel settore pubblico (tecnici, ufficiali, soldati, impiegati) in modo da tutelarci da calamità, così come di affrontare emergenze mediche fino a qualche decennio fa impensabili.
Le compagnie private non investirebbero mai somme di denaro così ingenti per salvare vite umane, a meno che i clienti di quest’ultime non possano permettersi di pagare delle costosissime assicurazioni.
D’altronde, la distruzione della fauna paesaggistica di quest’estate con danni incalcolabili all’ambiente e all’economia di quei luoghi duramente colpiti, ci hanno dimostrato come la privatizzazione dei Canader e la demolizione del corpo forestale abbiano rappresentato una scelta miope da parte dei recenti governi di affidare al settore privato i servizi essenziali.
Dovete scegliere se affidare la sicurezza e l’incolumità delle vostre famiglie a uno Stato, il quale ha dimostrato finora di proteggervi, oppure di accettare passivamente che gli standard di vita in generale crollino anche in misura maggiore di quello che è già accaduto fino a oggi.
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di SECOLO D’ITALIA
Doppio volo sanitario d’urgenza per un Falcon 50 del 31° Stormo dell’Aeronautica militare che questo pomeriggio, nell’arco di poche ore, ha trasportato altrettanti bambini in pericolo di vita per consentirne il ricovero in strutture sanitarie specializzate. Nel primo volo, riferisce una nota, dopo il decollo dalla propria sede di Ciampino, ha trasportato un bambino di due anni daAlghero a Genova, dove il piccolo paziente è stato poi ricoverato nell’Istituto Giannina Gaslini. Ridecollato dalla città ligure, lo stesso velivolo si è diretto a Catania per imbarcare un altro bambino, questa volta di 5 anni, e trasportarlo a Firenze per il successivo ricovero nell’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer.
In entrambi i voli i bambini erano accompagnati dai genitori e da un’équipe medica per l’assistenza a bordo. Le richieste di trasporto sanitario urgente, come accade sempre in questi casi, sono pervenute dalle prefetture dei luoghi di partenza alla Sala situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica militare che ha tra i propri compiti quello di organizzare e gestire questo genere di trasporti su tutto il territorio nazionale in coordinamento, appunto, con le Prefetture.
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