Padova, lʼanziana svenuta per fame: “Non ho acqua calda e riscaldamento”
di TGCOM.24
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PREMESSA
A pochi giorni dalle elezioni tutti i TG si concentrano di offrire notizie che mostrano una realtà completamente distorta per cui i dati sull’occupazione, il benessere, e il PIL, sarebbero in crescendo. Ovviamente la realtà invece è quella di 300 lavoratori che perdono il posto di lavoro all’EMBRACO, di precari cronici che vengono considerati occupati perché svolgono solo 2 ore di lavoro a settimana, di una disoccupazione reale, non solo di giovani, che si aggira intorno al 30%, e di persone anziane che devono scegliere se, con la loro pensione, debbano fare la spesa oppure pagare l’acqua e il gas che altrimenti verranno loro staccate.
Si trattava di servizi pubblici i quali non potevano essere staccati perché non avevano la funzione di fare profitto, bensì di coprire i bisogni essenziali dei cittadini come vuole anche la Costituzione.
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“Ho fame, ma non ho i soldi. E non ho più le forze”, racconta la donna che ha seri problemi di salute e affronta con dignità la sua condizione
“Non chiedo grandi aiuti. Mi basterebbe avere il riscaldamento e l’acqua calda”. Sono le parole della pensionata padovana svenuta tra gli scaffali di un supermercato del quartiere Arcella mentre faceva la spesa. “Vado avanti mangiando cibo freddo in scatola, ho fame ma non ho soldi. E non ho più forze”, ha raccontato la signora Marilena che affronta con grande dignità la sua condizione.
“Ho una pensione di circa 700 euro al mese, ma la metà di questi soldi la spendo in farmaci perché da molti anni convivo con seri problemi di salute“, ha detto l’anziana come riporta Il Gazzettino. “Pago l’Enel, pago la tassa dei rifiuti, ma posso permettermi ben poco altro. Non riesco a pagarmi per esempio l’acqua calda in tutta la casa, ho solo un bollitore in bagno. E nemmeno il gas ai fornelli”, ha aggiunto.
Marilena è in pensione dal 2000, dopo una vita passata a lavorare come contabile in una ditta di famiglia. “Mi ero diplomata in ragioneria – ha spiegato – e quello era il mio mestiere. Non ho fratelli o sorelle, non ho figli e non mi sono nemmeno mai sposata. Con gli unici familiari ho litigato molti anni fa, per alcune questioni personali legate ad una vecchia storia di eredità. A me dopo la morte di una zia non è rimasto niente, e con loro non ci salutiamo nemmeno più”.
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