Su “Patria e Costituzione”, l’associazione promossa da Stefano Fassina
di Stefano D’Andrea
La creazione dell’associazione “Patria e Costituzione” potrebbe essere una buona iniziativa.
Vediamo se sapranno militare con pazienza e coerenza, durare nel tempo, crescere per numero e qualità dei militanti, sfuggire al rischio o la tentazione di imbarcare vecchia classe dirigente della sinistra, anche di secondo livello o di livello locale (alla quale nessuno crederebbe) e se sapranno smarcarsi da Pap, da un lato, e da Leu, Lue o quello che sarà, dall’altro.
Un compito indubbiamente molto difficile, che richiede coraggio, pazienza, lungimiranza e capacità di sacrificio.
Per valutare i risultati ottenuti sarà necessario attendere almeno un paio di anni.
Se riusciranno sarà un gruppo interessante, che entro 4-5 anni comunque capirà che l’unica soluzione è il recesso dai Trattati: per ora sono fermi alla modifica dei Trattati medesimi, con la contraddizione mastodontica di voler far prevalere la Costituzione sui Trattati senza recedere, e senza indicare, nemmeno vagamente, la strategia da seguire, strategia che noi sappiamo non esistere ed essere addirittura impensabile anche soltanto in astratto.
Noi dobbiamo sempre sperare che attorno a noi nascano ma soprattutto sappiano durare crescere ed essere piene di energie altre associazioni a noi simili o comunque dotate di affinità.
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