C’era una volta
di ANDREA FRANCESCHELLI (FSI Pescara)
C’era una volta in Italia un sistema fiscale progressivo ed erano in vigore vincoli alla circolazione di capitali. In quel periodo tutti i contribuenti, grandi e piccoli, erano tenuti a pagare le tasse e i capitali non potevano varcare il confine nazionale se non dietro autorizzazione amministrativa.
Certo, in quel periodo alcuni soggetti non dichiaravano tutti i loro redditi al fisco e non erano poche le valigie piene di soldi liquidi che varcavano i confini (per lo più verso la Svizzera), ma il sistema nel complesso era giusto ed equo e non permetteva alla grande industria e ai grandi capitali di eludere il fisco.
Poi vennero i globalisti travestiti da europeisti che smontarono un po’ alla volta il sistema di imposizione progressivo e soprattutto aprirono i capitali alla libera circolazione. Le conseguenze sono quelle che tutti conosciamo e cioè che il peso del fisco oggi in Italia ricade solo sui piccoli contribuenti, mentre le grandi multinazionali non pagano una lira (o un euro) di tasse in Italia.
Il governo del (finto) cambiamento vuole inserire la “FLAT TAX” che determinerà solo un ulteriore livellamento della progressività avvantaggiando i più ricchi, ma non vuole reintrodurre i vincoli alla circolazione dei capitali. In pratica non vuole cambiare proprio nulla e le multinazionali come Mc Donald’s continueranno a fare profitti esentasse, mentre il Sig. Rossi continuerà a pagare le tasse per tutti.
E tutti vissero infelici e scontenti.
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