Scontro tra propagande
di STEFANO D’ANDREA
Lo Stato Italiano, fissando il deficit al 2,4, ha compiuto un normalissimo atto lecito, forse sanzionabile dall’Unione Europea, e comunque con somma irrisoria rispetto ai pretesi benefici. Un atto che in passato hanno compiuto spesso anche altri Stati europei.
Ciononostante, il DEF è considerato come una “sfida” lanciata all’Unione Europea, che darebbe inizio a una lotta, sia dalla maggioranza (politici, tecnici e “intellettuali”), sia dall’opposizione (politici tecnici e “intellettuali”).
Può darsi che in futuro la lotta ci sia. Ma affermare OGGI che è appena iniziata una lotta significa scambiare la apparente volontà (della maggioranza) e l’apparente timore (della minoranza) con i fatti voluti e temuti.
L’unica cosa che c’è, gli unici fatti, sono che il Governo si prende qualche piccolissima libertà, che prima non ci prendevamo ma della quale altri Stati usufruivano, anche in misura maggiore, e che, proseguendo l’opera del Governo Gentiloni, il Governo attuale ha enormemente ridotto il traffico dalla Libia.
Un po’ poco per fondare sui fatti anche soltanto la velleità di cambiare l’Unione Europea o, come sarebbe mille volte meglio (mille volte più facile, mille volte più sensato e opportuno), di abbandonarla.
Tutto il dibattito sul MEF, sia quello di fonte mainstream, sia quello stimolato da fonti variamente alternative, sia quello promosso dalla maggioranza, sia quello promosso dalla minoranza dalla Germania e dall’Unione Europea, è surreale.
Non è un dibattito. È lo scontro tra due propagande.
“L’unica cosa che c’è, gli unici fatti, sono che il Governo si prende qualche piccolissima libertà, che prima non ci prendevamo ” ?
Negli anni renziani il rapporto deficit/pil è stato sempre al di sopra al 2,4% .. L’anno scorso con Gentiloni è stato al 2,3% . Poi le risorse per l’attuazione delle promesse elettorali non verranno solo da questo deficit . Verranno dai tagli alla spesa . Il Piano nazionale delle riforme ci parla di uno 0,1% di crescita nominale della spesa pubblica primaria diretta , che comporta almeno 5 miliardi in meno per il welfare e gli investimenti. E , inoltre , con la Flat Tax ,e in più l’ennesimo condono , la diminuzione della possibilità di spesa è sicura . In più , se il cosiddetto reddito di cittadinanza, anziché venire pagato da una patrimoniale e/o da una tassazione fortemente progressiva , viene alimentato da chi le tasse non le può evadere, siamo di fronte ad un travaso dal mondo del lavoro a quello della disoccupazione e della precarietà, senza toccare la rendita e gli alti redditi. Questi sono i fatti . Tanto ci sono sempre i migranti a cui dare la colpa .