Il lavoro c’è, manca la spesa pubblica
di GIANLUCA BALDINI (FSI Pescara)
In Italia è ormai noto che il settore pubblico è decisamente sotto organico. Mancano medici, infermieri, poliziotti, carabinieri, funzionari della PA, personale nelle cancellerie dei tribunali e via discorrendo, insomma ci sono centinaia di migliaia di potenziali posti di lavoro da riempire e 3 milioni di disoccupati in cerca di lavoro che si riducono solo perché 200.000 italiani ogni anno stanno emigrando all’estero.
Questo è il tema centrale, questo è il problema che il governo dovrebbe affrontare ma del quale non sentirete mai parlare.
È necessario mettere in atto un piano pluriennale di investimenti nel settore pubblico per recuperare questo gap e dotare ogni settore del fabbisogno minimo richiesto per i servizi. Per farlo sarà necessario investire centinaia di miliardi di euro, cioè rompere i vincoli di deficit spending imposto dai trattai europei.
Il resto, dalle navi dei migranti ai redditi di cittadinanza, sono solo stupide, inutili e pericolose armi di distrazione di massa.
Commenti recenti