I miserabili di sinistra
di STEFANO D’ANDREA
Secondo alcuni la cameriera che diventa deputato è una gran cosa e una grande lezione proveniente dall’America, mentre Di Maio presidente del consiglio sarebbe ridicolo e rimarrà per sempre, ai loro occhi, “il bibitaro”.
È evidente lo squallore morale di coloro che adottano nelle due identiche situazioni due distinti punti di vista. Sono persone incoerenti. Ma questo è soltanto il minimo. Sono evidentemente incoerenti perché anti-italiani, ossia sono dei razzisti. Ma questo è soltanto l’aspetto di media gravità.
La cosa più grave è l’idolatria per gli Stati Uniti. In definitiva, a sinistra si trovano miserabili che idolatrano gli Stati Uniti, disprezzano l’Italia e sono persino incapaci di comprendere che sono e appaiono incoerenti.
Ora, fin quando queste persone non saranno disprezzate dalle rimanenti persone di sinistra, perché stupide (incoerenti), classiste (l’accusa di essere bibitaro), razziste e idolatre (si condanna in Italia ciò che si esalta negli Stati Uniti), è evidente che nessuna persona di buon senso vorrà mai più essere definita di sinistra, perché di sinistra significherà o essere miserabili o non disprezzare i miserabili.
In fondo è questa la ragione per la quale da oltre diciotto anni mi auto-qualifico socialista, patriota e democratico, e ho rinnegato l’auto-qualifica “di sinistra”.
Una scelta che serviva a dire che non avevo nulla a che vedere con gentaglia che, sotto il velo “di sinistra”, è classista (e quindi liberale), razzista, esterofila ed anche enormemente stupida, perché incapace di capire cosa palesemente è.
mah. questo è quello che pensi tu o la verità?
Mi sembra chiaro che è il pensiero dell’autore. Lei invece è portatore della verità assoluta? Complimenti.