Natale a Patrasso
di GIANLUCA BALDINI (FSI Pescara)
“Caro Babbo Natale, sono Alexis e sto facendo la quarta elementare. Sono stato un bambino bravo. Quest’anno vorrei che mi portassi molto cibo, così la mia mamma non dovrà più piangere. Non ha il lavoro. Se non puoi, vorrei che portassi un giocattolo a mio fratello che sta male. Ti voglio tanto bene”.
Alexis non è del Congo-Kinshasa, né del Burundi. Non vive in Sierra Leone, nella Liberia o in Malawi. A dirla tutta, il continente da cui scrive non è neanche l’Africa. Questa è la letterina a Babbo Natale di un bambino che frequenta una scuola elementare a Patrasso, in Grecia, un paese ridotto alla fame per perseguire le politiche disumane imposte dall’UE.
Chi sostiene che l’abbandono dell’Eurozona ci porterebbe a fare la fine della Grecia dovrebbe osservare che gli ellenici, al contrario, stanno sperimentano sulla propria pelle le conseguenze della scelta di non abbandonare l’Unione Europea. I tagli alla spesa pubblica e le riforme strutturali imposte dalla Troika hanno ridotto alla fame un paese che è stato la culla della civiltà occidentale.
Svegliamoci da questo brutto incubo al più presto. Riprendiamo il controllo del nostro paese e doneremo una nuova speranza anche ad Alexis. Non è l’Italia che non sopravviverà all’#uscITA, ma è l’UE che si dissolverà senza Italia, questo è sicuro.
Ci libereremo.
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