L’obiettivo sovranista
di CLAUDIA VERGELLA (FSI Roma)
Spesso leggo post e commenti di persone che auspicano la distruzione dell’UE e che, essendo delusi dalle prese di posizione a riguardo del Governo gialloverde, dichiarano di voler votare per Casapound. Credo che questo atteggiamento sia irrazionale. Se si è convinti di voler votare Casapound è giusto farlo, ma non perché sia il voto più idoneo a raggiungere l’obiettivo sopracitato. Innanzitutto, così come la presenza di Borghi e di Bagnai non è sufficiente a conformare la Lega ad un obiettivo che non è quello prioritario del partito e del suo elettorato, anche la presenza di Mori in Casapound non è determinante.
Inoltre c’è da fare una considerazione di carattere generale: quando una certa parte politica in cui si è riposta fiducia delude, si genera la tendenza a spostarsi in una posizione similare, ma più estremista. Questo accade ad esempio per le rivendicazioni sociali: se il partito di sinistra moderato quando é al Governo delude, si tenderà a guardare ad una sinistra più estrema.
Il caso di cui sto parlando tuttavia è diverso: non pone alcuna necessità di spostarsi su posizioni più estremiste di destra o di sinistra. Volere la distruzione dell’UE è una posizione rivoluzionaria rispetto allo status quo del momento, ma nello stesso tempo, è soprattutto una posizione moderata. Infatti è quella conforme all’applicazione della Costituzione, che pur con difficoltà, incongruenze e ritardi, i Governi che si sono succeduti nei trent’anni successivi alla sua entrata in vigore (che non erano certo espressione delle istanze più estremiste) hanno portato avanti.
Per raggiungere l’obiettivo sovranista è quindi essenziale e prioritaria l’affermazione di un partito o di una coalizione di partiti che siano strutturalmente conformati attorno all’obiettivo sovranista. Questa è l’unica strada veramente efficace da percorrere in ambito politico.
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