Le verità “scomode”
Nella mente della gente, e quindi anche degli intervistatori, che sembrano dei cloni di Cottarelli, è completamente sparita la concezione di economia mista, che ha caratterizzato i decenni dopo la seconda guerra mondiale non solo in Italia. Ormai è radicata la concezione per cui tutte le risorse devono provenire dai privati e che lo Stato non possa esso stesso con risorse proprie, derivanti dal suo esclusivo potere in campo monetario, contribuire per indirizzare la propria politica economica verso modelli economici orientati allo sviluppo sociale, quindi con politiche di occupazione, welfare universale, investimenti pubblici in infrastrutture e nell’ambiente.
Da qui l’insostenibile pressione fiscale, l’accanimento del recupero dell’evasione dai piccoli imprenditori e professionisti, l’istigazione alla contrapposizione tra categorie di cittadini, come giovani e vecchi, imprenditori e lavoratori subordinati, pensionati e precari, autoctoni e immigrati.Da qui soprattutto, la demonizzazione di tutto ciò che è pubblico.
E’ la straordinaria vittoria del modello liberista di cui fanno parte ormai tutti i partiti, che rimarcano le loro differenze tra loro su argomenti secondari ma che fanno presa sulla pancia della gente. Il tutto per celare una fondamentale verità, la vera social democrazia, i diritti dei lavoratori, la dignità umana, sono stati annientati semplicemente con dei divieti, frutto di norme legislative e chiamati con il nome di libertà. Infatti stabilendo per legge le libertà di circolazione di capitali, merci, servizi e persone, si è imposto di fatto agli Stati di non poterle disciplinare al fine di perseguire l’utilità sociale.
Per riscrivere le regole del gioco è stata usata una sovrastruttura anti-democratica, in cui hanno trovato alleanza tutti quei poteri economici parzialmente limitati proprio dall’attuazione delle costituzioni del dopoguerra. Per interrompere un dibattito sul nascere basta quindi nominare le parole magiche Debito pubblico e Inflazione. D’altronde per logica dovremmo ritenere che gli statisti del passato siano stati addirittura molto peggio dei figuranti che ci troviamo oggi in parlamento, che servono solo a difendere in tutti i modi lo status quo.
Riappropriarsi di queste verità, estendere il dibattito su certi temi con istanze che provengono dal basso, quindi attraverso veri partiti popolari, è l’obiettivo di Riconquistare l’Italia, che può essere tradotto nell’obiettivo di riappropriarsi della Costituzione del 48 e di una concezione di interesse di classe, per il bene dell’Italia ma anche degli altri popoli europei, oppressi dalla logica del capitalismo finanziario predatorio. Non è facile Martina Carletti ma la tua determinazione, la tua calma ed il tuo coraggio sono straordinari. Complimenti.
Mi dispiace dirlo,ma è proprio l’esercito di piccoli imprenditori e liberi professionisti che ha contribuito alla demonizzazione di tutto ciò che è pubblico. È l’esercito di Silvio(e anche di altri)! https://www.ilfattoquotidiano.it/prima-pagina/ecco-chi-evade-di-piu-medici-avvocati-notai-commercianti/ Se non approfondite e non ripartite da qui e da altri come questi,non si combatterà mai la vera casta.
Precisazione:non intendo comunque fare propaganda al Fatto Quotidiano.