Io non sono Charlie Hebdo
1. LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E LIBERTA’ DI GIUDIZIO MORALE. Trovo scritto: “Questo è il momento di difendere la libertà d’espressione sempre e comunque, contro ogni tendenza oscurantista. Ma usarla per fare copertine in cui Gesù e Dio fanno sesso anale tra loro, è un uso ben triste e misero della stessa”. Condivido e credo che dobbiamo spingerci più in là. La libertà di espressione è anche libertà di giudizio morale e va detto che autori ed editori di simili vignette sono legittimamente e giustamente valutati dalla maggioranza degli uomini che calpestano questa terra come escrementi umani. Escrementi che meritano di vivere e di esprimere liberamente la loro zozzura, culturale e psicologica, sia chiaro.
2. IO SONO CHARLIE. Non tutti coloro che in questi giorni hanno scritto e detto “io sono Charlie” sono deficienti: alcuni sono prima andati a verificare cosa pubblicava Charlie Hebdo. :)
3. ISLAMICI, EBREI, ATEI E CRISTIANI. Non tutti gli islamici sono terroristi, come non tutti gli atei sono mentecatti, come non tutti gli ebrei sono razzisti, come non tutti i cristiani sono pedofili. :)
4. SONDAGGIO: A) sono Charlie; B) sono un takfir; C) non sono né l’uno né l’altro.
5. CHIARIAMOCI. Un conto è dire “Bisogna che coloro che hanno compiuto l’attentato siano acciuffati e sbattuti in galera a vita” e mi trova d’accordo. Un conto è dire “Io sono Chiarlie Hebdo”. Per me il fatto è semplice: un gruppo di spostati takfiri ha fatto un attentato alla redazione di un giornale satirico vomitevole, schifoso, provocatore e fintamente ateo o antireligioso e perciò gli attentatori devono essere puniti nel modo più grave previsto dalle leggi francesi.
5. NEUTRALITA’ VENTENNALE. Prendiamoci cura di noi stessi.
ottimo. Charlie hebdo sembra diventato ora il giornale dalla satira più elegante e raffinata della storia.
è satira fare vignette che si basano nella maggioranza dei casi su bestemmie? bah….
Fulvio Grimaldi ha scritto un articolo con il titolo del mio ma molto più approfondito e informato: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14474
Questo articolo e quello di Grimaldi sono una ventata di aria pura dopo la sbornia di tg/giornali riuniti ad esecrare il Feroce Saladino (dimenticandosi che il suddetto è abbondantemente foraggiato dall’Occidente, in Siria, Iraq, Libia, ecc. ecc.).
“escrementi umani”..oddio..la violenza verbale non è meno deleteria di quella fisica, ma solo più “riparabile”. io mi offendo se ad essere offesa è l’umanità, specialmente la più debole e la più sofferente non se vengono messi alla berlina dei simulacri delle immagini “religiose” quando ogni seria religione monoteistica dovrebbe fondarsi sul divieto di adorare o identificarsi in immagini. Cosa ci offendiamo, se viene dichiarata blasfema l’offesa all’idolatria?
Per me,oggi chiunque agevola la prospettiva dello scontro di civiltà è la persona più pericolosa che ci sia. “La satira non accetta definizioni: è “stupida e cattiva“, e si arroga il diritto di esserlo” ha scritto un commentatore nel post facebook che abbiamo letto assieme. Ecco. Quel diritto di essere cattivi (ma non stupidi) va riconosciuto a tutti, qualunque forma espressiva adottino, non soltanto alla satira. Alla cattiveria si risponde con la cattiveria.
Hollande, e i suoi ispiratori di Washington-Tel Aviv, scopre che il terrorismo ritenuto buono e meritevole di finaziamenti e coperture diplomatiche quando si scaglia contro Damasco, diventa pericoloso nella città di Parigi.
Insomma, Alqaeda è alleata in Siria e nemica in Francia!
C’è troppa contraddizione e coda di paglia, se nell’agosto del 2014, “Le Monde” rivela che Hollande aveva ordinato ai servzi segreti francesi di rifornire clandestinamente con armi pesanti i “ribelli moderati” siriani.
No, il terrorismo è un crimine contro la popolazione civile, sia a Parigi che a Damasco.
E’ da rigettare sia quando si vuole buttar giù un governo straniero inviso, sia quando si vuole puntellarlo.