I cocci di un futuro distopico, ma non troppo lontano
di LORENZO D’ONOFRIO (FSI Pescara)
Premesse:
a)- la Germania da un po’ di anni sta riducendo considerevolmente il suo debito/pil per arrivare sotto il 60% (nella foto);
b)- la Germania sta chiedendo (e otterrà) per il completamento dell’Unione Bancaria con l’istituzione della garanzia dei depositi, che i titoli di Stato in pancia alle banche, attualmente ritenuti risk-free, vengano valutati peggio dei derivati e in base al rating dell’emittente.
Lo schema del nuovo MES in 10 mosse.
1) Il nuovo MES emetterà Eurobond e si finanzierà sul mercato, per fare da prestatore di ultima istanza agli Stati che chiederanno il suo intervento.
2) Gli Stati potranno chiedere l’assistenza finanziaria del MES attraverso 2 vie:
-a) gli Stati in linea con i parametri di Maastricht (debito/pil sotto il 60% e deficit/pil sotto il 3%) avranno una linea di credito agevolata ed automatica, senza dover sottostare alle famose condizionalità;
-b) gli altri Stati avranno una linea di credito subordinata a delle condizionalità.
3) Le condizionalità sono tagli, privatizzazioni, austerità, tasse, insomma nuovi massacri in stile Amato-Monti.
4) La storia d’Italia dimostra (1992-2011) che le manovre lacrime e sangue sono accettabili per l’opinione pubblica solo in presenza di una forte crisi.
5) Le crisi in Italia sono sempre state eterodirette e i presupposti di innesco sono in mano alle istituzioni europee che operano sempre “al riparo dal processo elettorale” (citazione di Mario Monti).
6) Una buona dose di panico gettata sui Mercati scoperchierà il vaso di una crisi bancaria per tanto tempo soffocata ed emergeranno le magagne nascoste.
7) La Germania prenderà tranquillamente dal MES la sua linea di credito agevolata per ricapitalizzare le sue banche imbottite di derivati.
8) L’Italia userà la sua linea di credito MES condizionata per ricapitalizzare le sue banche imbottite di sofferenze e di titoli di Stato italiani, che nel frattempo avranno visto crollare il rating e costretto le banche a consistenti accantonamenti.
9) La Germania e la Francia compreranno le banche italiane buone.
10) L’Italia risanerà a sue spese le banche che non interessano all’estero, perché l’Unione Europea non riterrà di interesse pubblico salvarle, o le lascerà fallire.
Ovviamente è una ipotesi, si accettano correzioni, ma una cosa mi sembra evidente: il vero problema del nuovo MES non sono le condizionalità automatiche, ma la linea agevolata appositamente studiata per la Germania: la storia dell’Unione Europea è andata sempre così, la Germania ha sempre detto di NO ai nuovi strumenti, euro compreso, finché non è stata sicura di poterli utilizzare a proprio esclusivo vantaggio.
E la Francia?
La Francia è sempre stata fuuurba: continua da un lato a lavorare per farci le scarpe, dall’altro a fidarsi dei tedeschi pensando di essere più astuta di loro…
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