La lotta per la sovranità e le amministrazioni territoriali
di GILBERTO TROMBETTA (FSI Roma)
Gli amministratori territoriali, tutti, se fossero politici seri, starebbero dalla mattina alla sera a protestare davanti Montecitorio perché col Patto di stabilità e crescita sono stati ridotti al livello di meri esecutori fallimentari.
Se non lo fanno, sono complici. Che sia per ignoranza o per tornaconto importa poco o nulla.
Perché migliaia di amministratori territoriali, sindaci, presidenti di regione, sostenuti dai propri cittadini riuniti davanti al Parlamento possono mettere molta pressione a un Governo centrale.
Ed è il Governo centrale che può tagliare i ponti con le assurde regole unioniste.
Ecco a cosa serve eleggere politici consapevoli dei problemi e disposti a portare avanti queste battaglie anche a livello territoriale, non solo nazionale.
Perché oggi, un sindaco come La Pira si incatenerebbe davanti al Parlamento. Lo farebbe per ottenere quello che gli serve per la sua città, per i suoi concittadini.
Un Sindaco che sosteneva che se una spesa era giusta, andava fatta. Un Sindaco che davanti a coloro che gli chiedevano conto dei debiti di Firenze, rispondeva, col sorriso «L’unica responsabilità che io ho è di non aver fatto i debiti adeguati per la mia città. Purtroppo sono pochi. Sono un imbecille».
(Video estratto da “Giorgio La Pira: la fantasia al potere – La storia Siamo Noi” trasmesso sulla RAI nel 2004)
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