L’eurofederalismo erede del nazionalismo
di RICCARDO PACCOSI (FSI Bologna)
Questa signora [Katrin Jakobsdottir, primo ministro islandese, ndr.] ci parla di un possibile futuro, di una possibile speranza.
Dal momento che l’Islanda non fa parte della UE, il principio di corrispondenza fra governo, istituzioni elettive e volontà popolare – e che da duecento anni è sintetizzato nella categoria di sovranità – non è in quel piccolo paese oggetto di dibattito pubblico. Nel senso che suddetto principio viene assunto come un a priori. La sinistra italiana e i suoi media, invece, portano avanti una demonizzazione del concetto di sovranità e, così facendo, stanno distruggendo il fondamento giuridico e fondativo della democrazia costituzionale. E stanno inverando altresì – nel momento in cui il concetto di sovranità popolare perde vigenza normativa – la speculare ri-generazione giuridica dell’assolutismo degli stati-nazione del XV e XVI secolo. In questo senso come anche in altri, i sostenitori dello stato unico europeo possono quindi dirsi gli autentici eredi degli idealismi nazionalisti dei secoli passati.
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