Il lavoro
di ANDREA D’AGOSTO (FSI Bari)
Il significato delle cose si origina dalle loro relazioni sociali. La prima relazione sociale anche quale fondante atto politico si realizza attraverso il lavoro di ognuno. Senza lavoro un cittadino è sostanzialmente escluso dalle sue relazioni sociali e non può essere un reale soggetto politico. Questa condizione di base, anche per chi non ne ha piena consapevolezza, impone di lavorare, ovvero di avere un posto nella comunità sociale, quale che sia, dalla massaia allo scienziato.
È, quindi, comprensibile e necessario che uno Stato, ovvero una comunità sociale organizzata politicamente, non possa che avere un compito principale per alimentare la riproduzione sociale, ovvero proteggere e sostenere il lavoro in tutte le sue molteplici forme. Senza lavoro, ovvero senza relazioni sociali, le cose non hanno significato. La Repubblica, dopo la firma dei Trattati UE, protegge, sostiene e alimenta il lavoro? La Repubblica esprime oggi un significato sociale e quindi politico?
L’Istruzione! Mi dispiace,ma mi trovo in divergenza sostanziale. Prima l’Istruzione e l’Università per chi vuole studiare,altrimenti si giustificano le disparità ed il vantaggio di altri,anche soltanto col pensiero. E questo è inaccettabile. Non si può essere più classisti di Nasser,di cui uno degli slogan principali,in antitesi al dominio classista degli inglesi,era “educazione per tutti”. Pur non votando alcun partito,leggendone i loro siti o blog,colgo l’occasione per esprimere quanto sia giusto dire. Di sicuro io non mi vorrei rivedere in una tuta blu,senza aver avuto la possibilità di studiare prima,comportandosi alla stessa stregua di quelli di RAI3 o robaccia simile,e facendo il gioco di organizzazioni classiste,CGL,sindacati o plutocrati.