Bentornati nell’Ottocento
di GILBERTO TROMBETTA (FSI Roma)
Pochi giorni fa una delle tante “grandi firme” di uno dei più blasonati quotidiani italiani, si lamentava che non ci fossero abbastanza camerieri italiani. A parte quelli che su certa stampa ci scrivono, ovviamente. Naturalmente non è così. SI tratta anzi della tipologia di occupazione che è cresciuta maggiormente negli ultimi anni. Quelli della grande precarizzazione e del record di part time involontario.
Che sarebbe poi quando ti pagano così poco per lavorare che sei costretto (da cui l’eufemistico “involontario”) a fare il secondo lavoro. Anche il terzo. La più cresciuta, dicevamo. Circa 40.000 camerieri italiani in più solo nell’ultimo anno. Il 30% dei contratti dura 1 solo giorno. Per, molto spesso, turni massacranti e salari da fame.
Lo Stato italiano non spende da quasi 30 anni. Niente infrastrutture, niente assunzioni, niente aumenti salariali per le fasce più deboli, niente investimenti in ricerca, sviluppo e settori industriali strategici. I privati, non investono. L’export, con un cambio effettivo reale sopravvalutato da decenni, tira solo perché Monti ha ammazzato la domanda interna. Cioè i consumi delle famiglie. Cioè i nostri salari – già stagnanti dai primi anni ’80 per circa il 75% dei lavoratori – e la nostra sicurezza occupazionale.
Spesa pubblica, consumi, investimenti ed export. Tutto quello che servirebbe per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e della popolazione. Facendo tra l’altro crescere PIL e produttività. La peggior classe politica – e buona parte della grande imprenditoria – ha fatto e sta facendo di tutto per far arricchire i soliti noti a spese di tutti noi.
Lo hanno fatto ricercando ossessivamente – fino a trovarlo – il vincolo esterno per mettere al riparo questa spoliazione democratica dal processo elettorale. Dalla lotta di classe mediata dalla politica. Portandola a un livello astratto, sovranazionale. Succede così che qualcuno si possa permettere di offrire 350 euro al mese per pulire 10 stanze in una struttura ricettiva di Matera. 7 giorni su 7, dal lunedì alla domenica. Fanno 11,6 euro al giorno. Mettendoci una media di mezz’ora a stanza, sarebbero 2,3 euro l’ora. Meno di una mancia. Neanche l’elemosina.
Non c’è futuro per i lavoratori, per le botteghe, per gli artigiani, per le piccole aziende a conduzione familiare con una classe politica che non solo permette tutto questo, ma ha addirittura sistematicamente ricercato le condizioni affinché potesse avvenire. Non c’è futuro senza una classe politica disposta a portarci fuori dalla gabbia unionista. Ci aspetta un lunga lotta di resistenza e liberazione.
Una risposta
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