Riconoscere il nemico (messaggio su un gruppo facebook)
di LUCA RUSSI (FSI Arezzo)
Buonasera a tutti.
Grazie per l’invito, vorrei fare un paio di osservazioni, se è lecito. Leggo che il gruppo si definisce apolitico e nasce per protestare contro la pressione fiscale, vorrei capire cosa significa. Le partite Iva sono piccoli imprenditori, artigiani, commercianti, lavoratori, cittadini. I cittadini sono tali quando si associano liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale (lo dice la Costituzione, art. 49), altrimenti non sono cittadini, sono sudditi.
La politica non è una schifezza, è l’attuale classe politica che fa schifo, e fa schifo perché ha abbandonato il popolo italiano e serve solo le élite, che fanno riferimento ad un sistema economico e finanziario dominato dai grandi gruppi industriali e finanziari internazionali. La Politica (con la “P” maiuscola) è il governo della società, e la democrazia rappresentativa è uno strumento imperfetto come tutto ciò che riguarda l’uomo ma per ora non è stato “inventato” un sistema migliore. Dunque, già definirsi “apolitici” è una sciocchezza priva di senso, perché già l’associarsi è una forma di politica, e va da sè che da soli non si va da nessuna parte.
Secondo, la pressione fiscale.
La pressione fiscale è alta per delle ragioni ben precise: non perché “lo Stato” ci vuole morti, ma perché lo Stato è governato dalla classe politica di cui sopra, che è dominata da una ideologia che ha nei Trattati dell’Unione Europea i suoi pilastri. L’UE non è “l’Europa”, l’UE è un’organizzazione anti-democratica che impone le sue decisioni a interi popoli – e non solo alle p.iva – attraverso le sue istituzioni non elettive, dato che il parlamento europeo è l’unico parlamento al mondo a non poter fare le leggi, ed i pilastri dell’UE sono la competizione esasperata, la libera circolazione di capitali, merci, servizi e persone, la bassa inflazione (serve a tutelare chi vive di rendita e non attraverso un lavoro, che è un’attività produttiva) attraverso la distruzione della domanda interna. E come si distrugge la domanda interna di un paese? Impoverendo le persone, con una pressione fiscale alta.
La Costituzione della Repubblica proteggeva invece i cittadini attraverso l’imposizione da parte dello Stato di controlli amministrativi alla circolazione di capitali, attraverso l’imposizione di dazi, quote e tariffe sulle merci, attraverso un sistema creditizio pubblico (TUTTI gli scandali bancari di questo paese, e sottolineo tutti, dagli inizi del secolo scorso, hanno riguardato sempre e soltanto banche private), attraverso il sistema delle licenze commerciali che erano in qualche modo contingentate, proteggevano “i piccoli” dalla GDO e conferivano un valore alle attività mentre oggi è tutto liberalizzato. Potrei continuare, ma mi fermo qui.
Conoscere il nemico è importante, se non lo si conosce non si sa neppure contro chi combattere. In questo quadro, molto “politico”, le p.iva (ma non solo loro, evidentemente) muoiono. Bisogna unire il popolo italiano e non portare avanti interessi corporativi, e bisogna farlo organizzandosi politicamente. In due anni hanno chiuso tre milioni di p.Iva, ma hanno chiuso anche aziende più grandi, e hanno perso il lavoro anche milioni di lavoratori subordinati: siamo tutti sulla stessa barca.
Un saluto.
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