Magic money tree
di SALVATORE SCRASCIA (RI Lecce)
Scrive Klaus Schwab, nel suo libro Covid 19: the Great Reset, che i governi dovranno sostenere l’economia ricorrendo a sostanziosi deficit di bilancio e che le banche centrali dovranno coadiuvare questa scelta/necessità stampando grandi quantità di denaro per “monetizzare il debito”. Ad un certo punto, però, scrive che, pur essendo una idea perfettamente sostenibile e realizzabile, rischia di far realizzare ai cittadini il fatto che la moneta può essere emessa dal nulla (magic money tree).
Effettivamente, questo sveglierebbe tanti cittadini, almeno quelli non ancora irrimediabilmente persi e non particolarmente stupidi. Si capirebbe perché la politica monetaria deve essere una risorsa gestita dal pubblico e non dal privato: magari il cittadino si chiederebbe perché sono anni che sente dire che “non ci sono i soldi”.
Infatti, continua Schwab, il problema non è quello dei soldi ma scegliere se si vuole un mondo con INFLAZIONE o DEFLAZIONE. Naturalmente scegliere in quale dei due mondi si vuole vivere non è neutro:
– la deflazione è preferita dai banchieri e dai finanzieri perché protegge il loro accumulo di ricchezze e i loro crediti;
– l’inflazione dovrebbe essere preferita dalla gente comune e dai lavoratori , soprattutto quando deriva da maggiori tassi di occupazione e più alti livelli di salari; inoltre agevola il debitore, sia pubblico che privato.
Questo dovrebbe essere il dibattito pubblico: accettare maggiore inflazione (moderata ovviamente) ma occupare quanta più gente possibile oppure accettare la disoccupazione per sconfiggere l’inflazione. I costituenti avevano scelto la prima ipotesi.
Fate voi.
Nulla da dire… peccato che gli italiani, le cose elementari, non le capiscono.