Gli Stati Uniti hanno un numero gigantesco di deputati e senatori

Potrebbero interessarti anche...

9 risposte

  1. gianni ha detto:

    Questo articolo, secondo me opinione personale, non ha molto senso e precisamente:
    1 non vengono analizzati i costi dei “deputati” americani locali;
    2 non si tiene conte dei costi italiani supplementari e mi riferisco ai deputati europei ,alle regioni, provicie , comuni, circoscrizioni che portano un numero considerevoli di costi sia fra gli eletti sia fra che le strutture burocratiche per il necessario funzionamento.
    Saluti si puo’ analizzare meglio il probelama

    • Simone Garilli ha detto:

      In questa riflessione si tratta non dei costi ma del numero di rappresentanti popolari. Si spiega chiaramente perché negli Stati Uniti i rappresentanti sono molti di più che in Italia, perché a quelli del Congresso si devono aggiungere tutti quelli che compongono i parlamenti di ogni singolo Stato americano. Nel caso italiano i rappresentanti locali (salvo in parte quelli regionali) hanno competenze molto più limitate rispetto ai rappresentati degli Stati americani, quindi non sono a loro paragonabili.

      • Emilio Zandarin ha detto:

        Buongiorno, mi permetto di dire che il paragone non ha senso. Piuttosto andrebbe fatto un paragone con tutta la UE paragonando i parlamentari nel loro totale e paragonandoli a quelli USA facendo un rapporto tra la popolazione USA e quella della UE. Se si vuole fare un paragone con l’Italia, cosa che trovo non corretta comunque, andrebbero presi almeno tutti i consiglieri regionali che sono qualche centinaio. Un saluto.

  2. Stefano D'Andrea ha detto:

    Copio da wiki: Le contee: “Gli stati sono divisi in unità amministrative più piccole chiamate contee. Fanno eccezione l’Alaska che è divisa in boroughs (o aree censuarie) e la Louisiana divisa in parrocchie (parishes). Le contee possono avere al loro interno città (cities), cittadine (towns), paesi, frazioni o villaggi (villages) o caseggiati rurali (hamlets), o talvolta solo parte di una città. Le contee assumono vari livelli di importanza in termini politici e legali, a seconda dello Stato. In alcuni stati vi è un’ulteriore suddivisione amministrativa per cui le contee sono formate da più township. Anche per le township va esaminato caso per caso, a seconda dello Stato, il tipo di autonomia amministrativa applicata.”
    E i Comuni hanno i consigli comunali (https://it.wikipedia.org/wiki/Comuni_degli_Stati_Uniti_d%27America). 72 deputati europei (dei quali potremmo anche fare a meno) non compensano migliaia di deputati degli stati federati (le contee hanno in genere i consigli: https://it.wikipedia.org/wiki/Contee_degli_Stati_Uniti_d%27America#Forma_di_governo)
    Il discorso del compenso invece è diverso. Lasciare pochi deputati con grandi stipendi anziché tagliare gli stipendi eccessivi è addirittura una scelta idiota e masochista.
    In generale volere meno cittadini ad interessarsi della cosa pubblica a decidere e a presentare istanze è chiaramente una patologia. Se siamo ridotti così, una ragione ci sarà.

  3. andrea balzarotti ha detto:

    essere rappresentati da 10 idioti o da 100 idioti, cosa cambia ? Solo il costo dei ladri nullafacenti, o peggio dei danni causati: sì perchè un ladro è meno pericoloso di un idiota, che fa danni senza criterio e -talvolta- senza neppure trarne beneficio.

  4. Marco Pietropoli ha detto:

    I nostri parlamentari non sono scelti dal popolo ma nominati dai partiti e quindi tanto vale tagliarli

    • marco ha detto:

      …tagliare i parlamentari significa essere meno rappresentati, la sovranità del popolo che già non c’è passa in mano ai parlamentari che anziché decidere in nome del popolo decideranno in nome loro.
      Invece, pretendere che tutta la politica italiana ad ogni livello, sino a garantire uno sbarramento economico minimo per i piccoli comuni, si dimezzano i loro stipendi …e i rimborsi solo con comprovate fatture e scontrini… allora si che sarebbe un bel taglio che vale qualche miliardo di euro.
      Dobbiamo finirla di essere un popolo bue… i parlamentari rappresentano la sovranità popolare, per cui al servizio del cittadino.
      Abbiamo la possibilità di proporre leggi popolari che nessuno prende in considerazione, se sostenute da qualche milione di firme hanno il loro peso anche se non verrebbero approvate, significando incutere un certo timore ai politici, a dimostrazione che il popolo non è bue, è un popolo che chiede il rispetto delle proprie istanze… qualcosa pur si dovrà smuovere.

  5. max ha detto:

    Marco Pietropoli, eccerto! se hai un unghia incarnita non cerchi di curarla, tagli tutta la gamba..va cambiata la legge elettorale

    • Emilio ha detto:

      Purtroppo la politica italiana (ma non solo) non è un’ unghia incarnita, bensì una gamba in cancrena. Ovvio che é meglio tagliare la gamba.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *