Io incontro soltanto persone che rispettano le regole. Voi incontrate “untori”?

di STEFANO D’ANDREA (Presidente del FSI)

Voi la incontrate tutta questa gente che andrebbe in giro passeggiando o correndo a fianco ad altra o addirittura in gruppo?

Io, in due settimane, sono andato in un centro abitato per recarmi in farmacia, dove sono stato accolto e messo in fila da marziani con la mascherina. Se ho visto qualcuno nel piazzale, era solo; e suppongo avesse qualcosa da fare come me.

Poi sono andato alla scuola elementare per riprendere alcuni quaderni dei figli. Me li hanno restituiti tenendosi a distanza con i guanti in mano. E non ho incontrato un’anima viva.

Vado al supermercato ed entriamo uno alla volta con pochissimi clienti dentro il negozio. Fuori la gente fa la fila tenendosi a 10-15 metri.

Infine sono andato sulla collina a passeggiare. Qui ho incontrato un po’ di persone, in numero maggiore rispetto al solito. Tuttavia, queste persone, se incontrano amici e conoscenti, salutano o parlano tenendosi a 10 metri l’una dall’altra (dunque stanno più lontane dei clienti dentro un piccolo supermercato).

Io vedo soltanto gente che rispetta le regole e che, anzi, è in paranoia, quando è evidente che per rispettare le regole non è necessario stare in paranoia.

Siete sicuri che esistano tutti questi pretesi “untori” che escono, eventualmente a correre, in gruppo, si siedono sui muretti, stazzano sugli scalini delle piazze, giocano a calcio e simili?

Oppure si tratta dell’1 per mille, che si aggiunge al 30% degli italiani che per lavoro sono forzatamente in stretto contatto con altri (e insieme fanno il 30,01%), e il problema è il 30% in paranoia, che alimenta un dibattito sugli “untori” fondato sul nulla?

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