Questo 25 aprile non è come gli altri
di LORENZO D’ONOFRIO (FSI Pescara)
Di questa emergenza sanitaria ricorderemo la riscoperta passione degli Italiani per la Patria, per il Tricolore e per l’interesse nazionale.
La maledetta Seconda Repubblica, infatti, è stata intrisa di Propaganda globalista, antistatalista, antinazionale.
30 anni di Rivoluzione Liberale e mercatista avevano trasformato, nell’immaginario collettivo, la Patria e i simboli per cui combatterono e morirono i Partigiani in qualcosa di cui vergognarsi o comunque di superato. Il tricolore che aveva accompagnato Risorgimento e Resistenza, per troppo tempo tirato fuori e sbandierato dal Popolo solo nelle estati mondiali, per troppo tempo vilipeso soprattutto in certi ambientacci di “sinistra” che l’avevano trasformato in simbolo fascista, è riemerso in questa terribile crisi a ricoprire di dignità tutta la Penisola.
Il tricolore è nella Costituzione, la Patria è nella Costituzione, l’interesse nazionale è nella Costituzione, perché la Storia lo ha dimostrato e continuerà a dimostrarlo, NOI siamo Italiani, esiste la Nazione Italiana… una e indivisibile.
Una nuova Resistenza ci attende, una nuova lotta di liberazione fondata sugli stessi valori e obiettivi che hanno animato e sostenuto la Liberazione dall’occupazione nazifascista, che è stata anche, dobbiamo sempre ricordarlo (basta leggere la nostra Costituzione, i verbali della Costituente, le parole dei Moro, Togliatti, Fanfani, Basso, ecc.) liberazione da quel modello economico liberale espressione dei grandi gruppi capitalistici conservatori che avevano sostenuto l’ascesa del fascismo e che, accantonato il Trentennio Glorioso di attuazione della Costituzione (ovvero la Prima Repubblica), con il Trattato di Maastricht, guidati da Guido Carli e Beniamino Andreatta, hanno ripreso il controllo del Paese portandolo alla deriva e alle ingiustizie che oggi fin troppo bene conosciamo.
La Costituzione è libertà ritrovata, libertà da salvaguardare, libertà da riconquistare adempiendo al “sacro dovere” di difendere la Patria.
La Costituzione è giustizia sociale e uguaglianza sostanziale, che i servitori dello Stato hanno il dovere inderogabile di realizzare attraverso il modello statalista, dirigista, interventista in essa delineato, ma che troppi traditori negli ultimi decenni hanno contribuito a smantellare pur dopo aver giurato solennemente che l’avrebbero difeso.
Ma oggi NOI del FSI Riconquistare l’Italia iniziamo a raccogliere i frutti dell’impegno profuso in questi 8 anni, come quei patrioti che si prepararono alla Resistenza prima dell’8 settembre, quando ai più sembrava che tutto fosse perduto.
Non so se il nostro 9 settembre sia già arrivato, ma da oggi quelle parole e quei simboli della Patria dei quali siamo rimasti sempre fedelissimi alfieri (e che ci sono valsi ingiusti e ingiustificati epiteti da “ventennio” a causa dell’ignoranza di chi li pronunciava), quei principi e valori costituzionali dei quali siamo sempre rimasti strenuamente e orgogliosamente difensori, sono tornati ad essere PATRIMONIO COMUNE DEGLI ITALIANI.
C’è solo da augurarsi che duri, ma noi continueremo a crescere e a fare la nostra parte, pronti a combattere contro i nuovi occupanti cinti da bandiere blustellate e i loro collaborazionisti, pronti a rischiare tutto quello che abbiamo per la nuova LIBERAZIONE: ORA E SEMPRE RESISTENZA!
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