È peggio essere invidiosi o depressi?
di SIMONE GARILLI (FSI-Riconquistare l’Italia Mantova)
È psicologicamente più stressante avere un’immagine distorta di sé o degli altri? In altre parole: è meglio essere italiani od olandesi? Io credo che in fondo a soffrire siano più gli invidiosi che i depressi, o perlomeno soffrano entrambi con simile intensità.
Non è normale che gli olandesi siano invidiosi degli italiani, perché l’invidia è sempre una patologia, ma in un certo senso è comprensibile: siamo ancora più ricchi di loro (grazie all’altissimo risparmio privato accumulato nei decenni precedenti all’Unione Europea), storicamente e culturalmente non c’è paragone alcuno, pure nelle discipline sportive, e in particolare in quella calcistica, siamo più forti e titolati, il nostro patrimonio artistico e paesaggistico ovviamente è fuori classifica, per loro come per chiunque o quasi…
Ciliegina sulla torta: siamo anche meno indebitati, ma questo lo sanno in pochi, giusto coloro che tengono in considerazione a fianco del debito pubblico pure il debito privato, nel quale gli olandesi sono campioni assoluti.
È invece davvero incomprensibile, se non a valle di profonde analisi storiche e psicologiche, il perché noi italiani aderiamo mediamente alla stessa narrazione su noi stessi che prevale nel Nord Europa. Non ci sarebbe davvero alcun motivo oggettivamente fondato per giustificare la nostra invidia nei confronti di altri popoli, e per questa via scadere in una decennale depressione che inibisce le nostre potenzialità in ogni campo della vita.
La nostra storia unitaria è relativamente recente, siamo d’accordo, ma lo stesso vale ad esempio per la Germania. Siamo stati per secoli terra di conquista, va bene, ma negli stessi secoli abbiamo prodotto ricchezza materiale, culturale ed artistica ben oltre la media. Abbiamo prodotto il Risorgimento e la Resistenza, da cui è scaturita la Costituzione del 1948. Due Rivoluzioni in poco più di un secolo, eppure ci sentiamo inferiori ai francesi, che dipingiamo come coraggiosi rivoluzionari in confronto al nostro popolo fiacco e disunito. E quelle due Rivoluzioni patriottiche riusciamo ad infangarle, disconoscerle, persino rinnegarle, non riconoscendoci nemmeno più nei nostri eroi.
p.s.: ovviamente la prima pagina del giornaletto olandese è falsa e ipocrita per ben note ragioni. Basta una ricerchina su internet per ricordare a loro e a noi stessi che gli italiani lavorano in media 1.719 ore all’anno, contro le 1.434 degli olandesi, 33 ore a settimana per noi, 28 per loro (fonte Ocse 2018); ma dove arriva la psicologia i semplici e nudi dati economici non possono nulla.
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