Roma – volantinaggio con i commercianti del Quadraro
Venerdì 19/06/20 i soci Federico Musso, Andrea S. e il sottoscritto, si sono incontrati alle 10:00 del mattino a Porta Furba, Roma. Intorno alle 11:30 siamo stati raggiunti dal socio Riccardo Benisio. Con lo scopo di distribuire volantini per farci conoscere dai piccoli commercianti e artigiani del quartiere Quadraro, abbiamo incontrato persone che nel caso peggiore si sono rivelate indifferenti, e nel caso migliore ci hanno invitato per primi a lasciare i nostri volantini.
Due incontri sono stati degni di nota. Il primo, in mattinata, è stato con un calzolaio, col quale ci siamo intrattenuti a lungo. Ci ha raccontato delle sue attività politiche giovanili e delle tradizioni ideologiche della sua famiglia. Si è dimostrato felice di aiutarci e di appoggiarci, nonostante si sia detto disilluso nei confronti della politica. Il secondo, verso l’ora di pranzo, è stato con una giovane signora che lavora in una impresa turistica la cui sede affaccia su una strada recentemente pedonalizzata. In questo caso, la conversazione ha volto prima sulla condizione della strada (Via Stilicone) e sul modo in cui la pedonalizzazione era stata recepita. Il progetto di pedonalizzazione è stato accolto con favore ma la sua realizzazione è stata considerata dissennata: dalle aiuole calpestabili ricoperte di sassi, i quali al passaggio di bimbi e cani si spargono per la strada ed entrano nelle grate, creando problemi idraulici, al gusto estetico moderno e poco funzionale che ha dettato la realizzazione di panchine monoposto in cemento e normali panchine appesantite da un’armatura in pietra. È emerso anche che diversi locali posseduti dall’INPS erano precedentemente occupati e sono stati posti sotto sequestro. Via Stilicone è dominata dalle serrande chiuse di proprietà dell’INPS, le quali andrebbero, a dire della commerciante, affidate a giovani attività in grado di attirare gli abitanti del quartiere, contribuendo a costruire un luogo d’aggregazione. Successivamente la conversazione si è rilassata e rivolta verso la reciproca conoscenza.
Alle ore 13:15 abbiamo concluso l’attività. La mattinata è stata produttiva, abbiamo distribuito molti volantini e siamo stati ben accolti dal quartiere. A giudicare dai risultati è possibile fare una considerazione di carattere generale rispetto ad azioni di militanza sul territorio come i volantinaggi. Siamo partiti con lo scopo di farci conoscere e siamo tornati a casa con la coscienza che la vera ricchezza, la quale deve essere il nostro scopo, non è semplicemente farci conoscere ma anche, e soprattutto, conoscere il quartiere, i suoi abitanti, le loro opinioni, i loro dubbi, le loro speranze e le loro idee. Tutti abbiamo provato un senso di arricchimento e di appartenenza dopo aver passato anche mezz’ora a parlare con una sola persona, non solo di “politica”. Siamo più coscienti di prima dell’importanza non solo di informare i cittadini della nostra esistenza, ma anche di dedicare loro il nostro tempo, farci amicizia, condividere con loro un caffè, fargli sentire che esiste la possibilità di stare insieme e sentirsi parte di una comunità che ragiona e progetta. Lasciamo i “volantinaggi” a chi pubblicizza il proprio servizio: la militanza deve essere comunicazione e dialogo tra le sezioni territoriali del partito e le persone che abitano i quartieri. Il nostro scopo deve essere anche quello di contribuire attivamente a ricomporre il tessuto culturale territoriale e il senso di appartenenza a una comunità.
Marco Di Croce, FSI-Roma
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