di LORENZO D’ONOFRIO (FSI-Riconquistare l’Italia Pescara)
Per la nostra Repubblica è un giorno buio, ma il voto va rispettato, sempre, perché è sempre espressione di DEMOCRAZIA. Guai a pensare che il voto altrui valga meno del proprio e ad assecondare le becere tentazioni degli abolizionisti del suffragio universale, è una deriva che non ci appartiene.
Certo la lotta è impari, le nostre istituzioni se la passano male e 30 anni di riforme distruttive accompagnate da una propaganda antipolitica e antistatalista gridata ogni giorno in TV, paradossalmente assecondata dalla peggiore classe politica della storia repubblicana, non si cancellano in pochi mesi, servirà l’impegno di una vita.
La consolazione è l’aver riscontrato, ancora una volta, che laddove la POLITICA riesce a farsi confronto razionale e ragionato, è tutt’altro che impossibile indurre anche i più scettici o delusi a riconoscere la propria appartenenza di classe e l’esigenza di una strada comune.
Dobbiamo allora riportare la POLITICA nelle piazze e nelle sezioni di partito, prima ancora nelle nostre case, nei bar, nei luoghi di lavoro, dobbiamo vivere e far vivere quotidianamente quella POLITICA che è nei nostri valori e nel nostro esempio, come lo è stato per chi ha edificato le fondamenta della nostra Repubblica, perché un cittadino non può essere solo elettore/consumatore: un cittadino è POLITICO o non è.
Utopia? No, certamente un’impresa: ma non abbiamo altra strada… e purtroppo le macerie ci aiuteranno.
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