di LUCA MANZONI (FSI-Riconquistare l’Italia Milano)
Lockdown, coprifuoco, ma fate un po’ come cazzo ve pare. A me economicamente non cambia nulla, lavoro da casa da febbraio, continuo persino a percepire i buoni pasto. Ma io, che a differenza di altri sono cosciente di far parte di una comunità, non posso non pensare ai circa 3 milioni di miei connazionali che lavorano nei settori annientati dall’ultimo DPCM. Se il governo è pronto a garantire il loro reddito, immediatamente e completamente, facciamo pure un lockdown di un mese, due mesi, quel che serve. Ma se così non è, come sospetto fortemente, personalmente sarei più propenso a correre il rischio di ammalarmi, io ed i miei cari, che sapere che 3 milioni di miei compatrioti saranno alla fame, a rovistare nei bidoni della spazzatura in cerca di avanzi. I soldi ci sono, tutti quelli che servono, l’ho spiegato in un altro post* oggi. Quindi il governo decida se vuole pagare o se vuole una guerra civile di cui la serata di Napoli è stata solo una pacata anticipazione.
* Leggo spesso sulle pagine dei miei contatti “eh ma non ci sono i soldi!” (a volte espresso con rassegnazione, a volte, soprattutto se sono di sinistra, invocando il MES o l’aiuto dell’Europa). Bene, poiché la modalità più comune di finanziamento della spesa in disavanzo è l’emissione di BOT, vediamo direttamente dal
sito del Ministero per l’Economia e la Finanza che cos’è successo agli ultimi collocamenti (link in fondo al post, per i più scettici),
ASTA DEL 9-12 OTT 2020
Quantità richiesta: 12 mld
Quantità offerta (e collocata): 7 mld
Rendimento reale medio: -0,426%
ASTA DEL 9-10 SET 2020
Quantità richiesta: 13 mld
Quantità offerta (e collocata): 7 mld
Rendimento reale medio: -0,225%
ASTA DEL 12-13 AGO 2029
Quantità richiesta: 12 mld
Quantità offerta (e collocata): 7 mld
Rendimento reale medio: -0,192%
Per trovare rendimenti reali positivi bisogna risalire a prima dell’estate. Ora, ammettiamo pure che collocando più titoli, anche senza eccedere le richieste, il rendimento salga leggermente, stiamo comunque parlando di una quantità enorme di liquidità che il mercato offre a tassi nulli se non negativi. I soldi ci sono, basta decidere di prenderli. A impedirlo ci sono solo due aspetti, entrambi di pura volontà politica:
– aumenterebbe il debito pubblico, allontanandoci dai parametri di Maastricht (ma lo farebbe pure il MES o qualsiasi altra forma di prestito che non sia a fondo perduto)
– il denaro arriverebbe senza alcun vincolo
In soldoni, si rifiuta di accedere a questa montagna di denaro che il mercato in questa fase offre a tassi nulli (evidentemente per la paura generalizzata che il sistema azionario ed obbligazionario prenda una batosta paurosa nel momento in cui le banche centrali decidessero di smettere di gonfiare le riserve bancarie coi vari QE) solo per poter continuare a sostenere la narrativa che l’Europa ci serve e, soprattutto, perché le riforme che ci verrebbero imposte accettando i soldi dal MES (ulteriori privatizzazioni, tagli alla spesa pubblica e smantellamenti delle tutele dei lavoratori) sono esattamente quelle che chi preme per accettare il MES auspica, ma ha paura a fare in questa fase per non perdere il consenso elettorale residuo.
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