La competenza e i sempliciotti
di DANIELA TALARICO (FSI-Riconquistare l’Italia Torino; candidata sindaco Torino 2021)
In questi giorni di tripudio draghiano parossistico l’argomento più comune è la “competenza”. L’altro argomento più comune è lo scoramento e la sfiducia nella politica. Quanto al primo mi pare di un’ingenuità disarmante, il diciottesimo uomo più potente al mondo dovrebbe essere rassicurante in modo automatico in quanto “competente”, un uomo ai vertici del potere istituzionale e finanziario da trenta anni, uno dei più potenti e influenti banchieri al mondo, quel genere di uomo da cui dipendono i destini e la vita stessa di milioni di esseri umani, e per ciò stesso abituato per professione e per necessario metodo a considerarli appunto come numeri, viene definito rassicurante in quanto “competente”, ma anche “preparato”.
Non si accorgono gli ingenui entusiasti di essere espressione di quella Italietta piccolo borghese e provincialotta di cui tanto si vergognano? La classe politica è, ahimè, espressione dello spirito del tempo che la produce, proprio così signori miei, mentre ci si sbraccia per il “competente” ed elegante signore che ci salverà dagli sgangherati dei politici che ci ritroviamo, sarebbe opportuno prendere coscienza che i primi sgangherati e inconsapevoli siamo noi e che il salvarsi dipenderà dalla fiducia in noi stessi e non nell’uomo forte che dovrebbe rimediare al nostro autorazzismo e al nostro complesso di inferiorità.
Ci si salva cercando un pensiero e un percorso diversi dalle baggianate e dagli slogan che i media ci rifilano da 25 anni. Ci si salva avendo amor proprio e fiducia nel proprio pensiero e nei propri mezzi liberandosi dei propri complessi di inferiorità.
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