Riconquistare l’Italia: il Partito
Breve memorandum del militante.
1) Conoscere benissimo lo Statuto
Un partito è il suo Statuto prima ancora che il suo programma. Bisogna conoscere molto bene lo Statuto per non incorrere nel rischio di violarlo. Se la ratio di alcune regole non è chiara, si domanda a soci di più lunga data quale sia.
2) Studiare i documenti ufficiali del partito
I documenti ufficiali esprimono il programma del partito, ossia le idee che i Soci devono diffondere, espresse con il linguaggio che dobbiamo usare. Un militante divulga le idee del partito, non le sue (salvo sui temi non coperti da documenti ufficiali) con il linguaggio del partito.
3) Tenere sempre a mente lo scopo sociale di fase, definito nello Statuto
Lo scopo di fase è lo scopo per il quale agiamo e deve pertanto guidare tutte le nostre azioni di militanza. Nel nostro caso si tratta di esperire da qui alle prossime elezioni il tentativo di candidarci alle politiche del 2023, in alleanza con uno o più gruppi.
4) Conoscere a fondo i militanti del proprio gruppo collegiale
Ogni militante fa parte di un gruppo di militanti al livello di collegio plurinominale (gruppi collegiali). La prima cosa da fare è conoscerli, più a fondo possibile, scoprirne le capacità, le attitudini, le qualità umane, il rigore, la profondità e magari anche i limiti.
5) Far crescere il proprio gruppo collegiale, coinvolgendo nuovi soci e nuovi simpatizzanti
La crescita dei gruppi collegiali è compito esclusivo dei militanti: è la ragione principale della loro militanza. Dato lo scopo di fase, accanto al tentativo di persuadere nuove persone ad associarsi (obbiettivo per cui servono corteggiamenti che talvolta durano un anno e anche più), si mira a trovare simpatizzanti che promettano di aiutarci nel 2023.
A tale scopo bisogna sfruttare ogni occasione (es. consensi raccolti sotto commenti su post della stampa online locale) per contattare, conoscere, verificare la validità di potenziali soci/simpatizzanti, presentare loro il partito che si è studiato nel progetto, nello statuto, nei documenti programmatici, nelle deliberazioni congressuali e invitarli a riunioni che svolgeremo in ciascun collegio ogni 21 giorni.
All’interno dell’alleanza nella quale ci candideremo, conteremo a seconda dei militanti e dei simpatizzanti che metteremo a disposizione della campagna elettorale. Il bravo militante è quello che fa entrare altri bravi militanti o almeno altri utili militanti.
6) Nel partito i soci non esprimono la propria personalità, se la formano
Il partito non è il luogo dove il singolo esprime la sua personalità, il partito è un luogo di crescita, nel quale si imparano contenuti, regole, ratio di regole, disciplina, fermezza, tenacia, si apprendono esperienze. Poi, al momento dei congressi, nelle forme dello statuto si dà un contributo volto a allargare la base programmatica o a modificare lo statuto o ad assumere una delibera strategica.
Un partito delibera in Assemblea, una volta l’anno e quindi discute nel mese precedente o nei due mesi precedenti, e poi FA secondo quanto deliberato.
Colpisce che nell’elenco non ci sia la ricerca di accordi con altri movimenti o partiti vicini che siano in grado di far crescere il consenso sulle idee base del partito.
Purtroppo continua un atteggiamento del Comitato Direttivo attento solo all’obiettivo elettorale e invece poco mirato all’organizzazione ed alla crescita del partito.
Giustamente, ai soci si ricordano i propri doveri, ma d’altro lato chi governa il partito ha pure obblighi nei confronti degli iscritti in termini di risultati da conseguire.
Un partito è tale se riesce ad imporre le proprie idee e visioni nella società, altrimenti si trasforma unicamente in un’associazione che nessun impatto ha sulla vita dei cittadini.
Quindi bene dare incarichi precisi ai soci, mi aspetto medesimo rigore verso il Comitato Direttivo; mi aspetto prese di posizione ben precise del partito su tanti temi sui quali non siamo stati capaci nemmeno di scrivere una riga di comunicato ufficiale.
Mai una riga di appoggio ai lavoratori Ilva, Amazon, Beckaert, Alitalia.
Mai una riga di esplicita condanna e richiesta di dimissioni verso Ursula Van der Leyen per il modo vergognoso con cui ha gestito acquisto e distribuzione vaccinale.
Mai un comunicato che ponga ufficialmente Ri a fianco delle associazioni (ristoratori, partite IVA ecc..) che lottano per avere divieti meno assurdi e che consentano loro di non chiudere le attività e di avere delle fonti di reddito sufficienti alla sussistenza.
E potrei continuare..
Mi aspetto e auspico comunicati come quelli sopra delineati e non solo reprimende per i soci. Questa sarebbe per me una vera crescita per il partito.