Strage di Bologna, 2 agosto 1980
di INDIPENDENZA (redazione)
(…) Molti testimoni sentirono due distinti scoppi. Secondo la mia ricostruzione la seconda bomba è quella che “volatilizza” [a 4-5 metri dalla bomba ufficiale] l’insegnante sarda Maria Fresu, uno dei grandi enigmi della strage, l’86.ma vittima. Proprio dove era la Fresu c’era, secondo l’allora Prefetto di Bologna Ferrante, un possibile secondo cratere. Già il 4 agosto 1980 il presidente del Consiglio Cossiga disse in Senato che potevano esserci due bombe e più attentatori”.
L’ipotesi delle due bombe “che tutti incastra” accomuna, nelle tue inchieste giornalistiche, la strage di Bologna a quella in Piazza Fontana …Il “doppio” è presente nella nostra storia fin dalla prima strage, quella di Portella della Ginestra del maggio 1947. Lo ritroviamo a Ustica, a Bologna. E anche a Capaci e, capiremo presto, anche in via D’Amelio. Si tratta di schemi di intelligence, un modulo operativo che indica che qualcuno vuole intervenire senza essere ufficialmente presente”. Paolo Cucchiarelli
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Da decenni, ad ogni ricorrenza, per Bologna, come per diverse altre stragi, puntuali come orologi svizzeri -e nel tempo pressoché in fotocopia- giungono gli interventi di rappresentanti delle Istituzioni.
Scegliamo quest’anno: “Voglio testimoniare la vicinanza del governo e tutto il mio sostegno nel lavoro necessario per l’accertamento della verità” (Marta Cartabia, ministra di Grazia e Giustizia).
“Non tutte le ombre sono state dissipate e forte è, ancora, l’impegno di ricerca di una completa verità” (Sergio Mattarella, presidente della Repubblica).
Ma togliere “omissis” e segreti di Stato no? Oltre Atlantico continuano a non volerlo?
FONTE: https://associazioneindipendenza.wordpress.com/2021/08/02/strage-di-bologna-2-agosto-1980/
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