Chi tocca i fili muore
di CLAUDIA VERGELLA (RI Roma)
Mi chiedevo, favorevolmente colpita, come mai nelle manifestazioni contro il Green pass siano scese in piazza tante persone. Nel nostro paese molte ingiustizie hanno preceduto il Green pass, ma le mobilitazioni sono state scarse. Il motivo è che la misura è colma?
Credo che questa motivazione vada quantomeno integrata con un’altra considerazione. Precedentemente non c’era stata la presa di coscienza sul percorso che le misure prese preannunciavano. Le misure erano considerate in sé stesse e ognuno cercava più che altro di coglierne l’impatto sulla propria situazione personale e familiare ed evidentemente spesso giungeva alla conclusione che la sua vita non sarebbe stata stravolta.
Ora c’è stata la percezione di un cambiamento: il potere, con il Green pass, si è introdotto, con una prepotenza e un’invasività senza precedenti, nella vita quotidiana, costringendo a cambiare abitudini personali e familiari sulle quali (senza consapevolezza) ci si sentiva liberi. Qualcuno ha reagito dicendo: “che mi importa, non vado più al ristorante”. Ma si tratta di una reazione che definirei superficiale e individualista. Se tutti reagissero così o, viceversa, facessero il vaccino per poter andare al ristorante, si aprirebbero scenari inquietanti in cui il potere potrebbe spingere chissà dove la propria arroganza decisionale (del resto, già è stato preannunciato un restringimento ulteriore). Molti, finalmente lo hanno intuito e non vedono più come complottista l’allarme sul futuro dei dissenzienti.
La prova è nella presenza nelle piazze dei vaccinati. Costoro, non ancora penalizzati, evidentemente hanno lanciato uno sguardo sul futuro. Qualcuno ha intravisto il possibile pericolo di una vita intrappolata da continue vaccinazioni, con peggioramento del rapporto rischi-benefici, in attesa di un’irraggiungibile immunità di gregge. Qualcuno ha capito che il percorso intrapreso è pericolosamente irrazionale e ha cominciato a vedere la vera soluzione nel potenziamento della sanità e della ricerca incentrata sulle cure.
E, soprattutto, quello che ha allarmato è stato il “metodo Green pass”, esplicitato nella formula terrorizzante con cui è stato annunciato (“chi non si vaccina, muore”) dal Presidente del Consiglio. Formula che mi ha fatto pensare ai vecchi cartelli con il disegno del teschio e la scritta “chi tocca i fili muore”, destinati a far percepire con immediatezza il pericolo anche ai più sprovveduti.
Le recenti manifestazioni, in particolare attraverso la partecipazione di soggetti già vaccinati, rappresentano il passaggio dalla visione individuale alla visione collettiva. E rappresentano la reazione contro il metodo del Presidente del Consiglio di chi, da cittadino pensante, non accetta di essere trattato come un suddito stupido.
Aspetto che milioni di vaccinati muoiano…. è dura dirla…
Quando queste persone moriranno e altre sapranno di morire… aspetto la rabbia andare a mille…