La vittoria mascherata di Sarkozy
L’evento più importante di quest’ultimo mese sono state senza dubbio le elezioni dei consigli generali dei dipartimenti francesi. Si é scritto di tutto e di più, anche i giornali di casa nistra hanno dato ampio risalto a queste elezioni provinciali. Ma andiamo con ordine. Innanzitutto come si vota e cosa rappresentano queste istituzioni.
Si vota in tre turni, le province sono divise in cantoni, ogni cantone esprime un eletto. Si tratta di un maggioritario binominale. Si vince al primo turno nel cantone solo con il 50% dei voti , che comunque devono essere superiori al 25% degli iscritti, e quindi con un affluenza inferiore al 50%, il 50% dei voti non basta. Al secondo turno accedono i candidati che hanno riportato al primo turno più del 12,5% degli iscritti totali, quindi in queste elezioni, visto che ha votato il 50% degli aventi diritto, vuol dire che solo quelli con più del 25% dei voti venivano ammessi al secondo turno. Al secondo turno nel cantone, vince chi prende più voti, di solito si ha o un ballottaggio o un triangolare. Infine per eleggere il presidente della provincia bisogna che il 50% + 1 degli eletti dei cantoni voti per lui.
Si tratta di uno scrutinio messo in piedi negli anni 80 per impedire al Front National di accedere al potere. Infatti qualora il Front arrivasse anche in testa al primo turno, si fa subito il front republicain, ovvero il candidato dell’UMP o del PS nonostante abbia diritto di accedere al secondo turno, rinuncia in favore dell’atro candidato UMP e PS e chiama i suoi elettori a votare per l’altro contro il Front National. In questo modo é quasi impossibile per il candidato FN di spuntarla, dovrebbe raggiungere da solo come partito il 51% dei voti, mentre l’altro candidato potrà contare su una coalizione di tutti i partiti, che va dalla destra all’estrema sinistra. E qualora in qualche cantone la spuntasse, non avrebbe mai accesso alla presidenza della regione, in quanto dovrebbe avere più del 51% dei voti in tutti i seggi. UMP e PS invece riescono a governare anche solo con il 20% perché l’atro partito si astiene in tale dipartimento , in cambio ovviamente di un altro. E’ la democrazia bellezza!
Ma bisogna capire anche cosa sono i dipartimenti, istituiti da Napoleone, dopo la presidenza della repubblica, sono le istituzioni più importanti in Franica. Essi gestiscono tutti gli appalti, i servizi fondamentali, le opere pubbliche, acqua, energia, servizi. Sono loro che stanziano i fondi per la rete idrica o la piscina in quel comune piùttosto che in un atro. I presidenti di dipartimento come i consiglieri di cantoni, sono dei signorotti locali in carica in media 20-25 anni, e di solito vengono sostituiti solo quando loro han voglia di partire, Quando uno é messo là dal partito, nessuno osa votargli contro, perché vuol dire che dall’alto si vuole che resti 20 anni e votarlo é l’unico modo di avere fondi per il proprio comune, che non vengono trasferiti direttamente dal governo centrale ai comuni, ma é il consiglio dipartimentale che decide su quali comune inverstirli. E’ fondamentale dunque ingraziarsi tale signorotto, se si vuole che i propri figli abbiano lo scuolabus , la piscina ecc nel proprio comune. Si tratta di un’elezione dove si vota la persona, non la lista. La situazione di partenza prevedeva un 67% dei dipartimenti al partito socialista, e il resto all’UMP, Il front aveva solo un consigliere di cantone su 4000.
Per analizzare un’elezione o la si compara alle precedenti dello stesso tipo o alle più recenti. Ebbene Il Front National alle scorse diparimentali aveva avuto una media di uno scarso 10% e 1 consigliere su 4000. Alle scorse europee, le elezioni più recenti, il front national fu il primo partito con il 25% dei voti, l’UMP si fermo’ al 20% e il PS al 13%. UDI e MODEM fecero l’8% insieme.
Queste elezioni erano il banco di prova della nuova presidenza di Sarkozy alla testa dell’UMP, una perdita di consensi o lo stallo ai valori negativi record delle europee cioé 20% sarebbe stata una sconfitta per lui, e i colonnelli del suo partito ne avrebbero approfittato per decretare la fine stessa del’UMP. Ma cosa combina il furbo Sarkozy? Decide di non presentare da solo il partito, come ha fatto sempre negli ultimi 20 anni a ogni elezione, ma in coalizione con Modem e UDI, che stando alle ultime europee avevano una base di partenza del 29%, e invece stando alle ultime dipartimentali il 47%. Escono i risultati del primo turno, tutti i giornali titolano:”Sarkozy ha vinto!” “Marine Le pen Stoppata.” Ma di cosa stiamo parlando? Il front national, in un’elezioene da sempre sfavorevole ha guadagnato mezzo milione di voti in più rispetto alle europee, dove invece l’appeal del partito é più forte, Sarkozy ha esattamente mantenuto i risultati bassisimi delle scorse europee e sceso dal 47% delle scorse dipartimentali al 29%. Il front national al secondo turno , contro tutti gli altri partiti supera da solo il 50% dei voti in 190 cantoni. Ovunque al secondo turno ha superato il 35% dei voti, spesso il 40. C’é stata una campagna mediatica unica contro il Front, il giorno delle elezioni, giorno di parcondicio, il primo canale pubblico durante la sua “Domenica in” alla francese, ha fatto parlare tutto il pomeriggio Debouze, che sta al front national come Sabina Guzzanti a Forza Italia. Tutti i presentatori sulle varie testate hanno chiamato il pubblico a votare contro il front. Il risultato é stato più che sbalorditivo, soprattutto se si pensa che nelle città amministrate dal Front, i sindaci che si sono presentati alle dipartimentali, sono stati eletti tutti al primo turno con più del 50% dei voti. Del resto un sondaggio dell’istituto nazionale di statistia, ha mostratto che le città FN sono quelle in cui i cittadini sono più soddisfatti della propria amministrazione, ovvero al 73%.
Invece cos’han fatto i media? han giudicato il risultato, non in base alle elezioni precedenti, o all’aumento dei voti o alle coalizioni, ma rispetto a un sandaggio farlocco che dava il front al 30%. Eppure questo é il messaggio che é passato in tutti i media: Sarkozy ha vinto , Le Pen ha perso. Non stanno cosi’ i fatti e i primi a saperlo sono quelli dell’UMP. Se un risultato é chiaro é che l’UMP da solo é spacciato, e solo la linea centrista puo’ ambire a una minima possibilità di arrivare al ballottaggio presidenziale del 2017. E il candidato centrista non puo’ essere certo Sarkozy, l’uomo della divisione per eccellenza, ma lui giammai farà un passo indietro, eppure l’unica speranza per l’UMP di arrivare al secondo turno é di esprimere un solo candidato, ma difficilmente si arriverà a questo risultato.
Ma la politica si sa, é imprevedibile, negli ultimi giorni Jean Marie Le Pen, non ha smesso di creare incidenti mediatici per mettere in difficoltà sua figlia, di cui ormai non condivide più la linea politica consigliata da Florian Philippot. E se i suoi avversari si sfregavano le mani, andando su tutte le reti dicendo”vedete questo é il front national, il negazionismo, il petensimo” la condanna uffficale di Marine verso suo padre, la sua convocazione davanti al tribunale disciplicare del partito e il ritiro della sua candidatura alle prossime regionali ha rimescolato le carte. Finora tutto il male che si diceva sul Front riguardava Jean Marie Le Pen, ancora presidente d’onore del partito, e tante persone anche se condividono il discorso di Marine, rifiutano di aderire al partito del “detail” dei forni crematori. Ma se Jean Marie Venisse allontanato, il processo di dediabolizzazione sarebbe completato, e già i primi sondaggi indicano che il solo fatto di separarsi dal suo fondatore, potrebbe portare almeno un 5% di voti in più al Front. E qui iniziano a tremare i polsi agli avversari. E infatti Sarkozy ormai anche in pubblico, non pensa più a Hollande, ma il nemico da abbattere é Marine Le Pen.
Il mese appena trascorso é stato anche il mese dell’incidente aereo sulle Alpi, avvenuto fra i due turni delle amministrative. Ovviamente un secondo dopo l’incidente tutti, Obama compreso, si son precipitati a dire che non si trattava di un attentato ma di un problema meccanico. Ancora una volta Hollande ha preso la palla al balzo e si é trasformato quasi in un corrispondente giornalista sul posto, sfruttando al massimo l’evento, per presentarsi per l’ennesima volta come padre affettuoso della Nazione. Ormai il suo piano é chiaro, come disse De Gaulle, si dedicherà solo a inaugurare i crisantemi, lasciano che l’opinione pubblica se la prenda con Manuel Valls, suo avversario interno alla sua reelezione del 2017, in modo che in un eventuale duello 2017 contro Le Pen, il suo ruolo di padre della patria possa ripagarlo.
In questo mese si sono prese anche misure restrittive sulla libertà di opinone e sul controllo della vita privata delle persone per combattere il terrorismo, risultato: arrestati 4 giovani francesi che progettavano un attentato a una moschea, mentre invece l’altro ieri é morto un poliziotto in un attentato, 2 civili uccisi a colpi di Kalaschnikov a Marsiglia, e si moltiplicano invece i furti a mano armata in vivai, forni e negozi al grido di Allah akbar per finanziare la Djihad. Il rettore della Mosche di Parigi, consigliere di Sarkozy, si é unito al gruppo estremista dei Fratelli Musulmani e ha chiesto di raddooppiare il numero di moschee in Francia. I servizi di sicurezza hanno rivelato che oltre la metà dei djihadisti europei in Siria é francese. Due giorni fa la Romania ha espulso 8 djiahdisti francesi, e perfino il Marocco, ha espulso dei sospettati terroristi islamisti Franco-Marocchini…dove? in Francia!
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