Società del controllo e patologia del dissenso
di DAVIDEMURA
SPID, identità digitale, fascicolo sanitario elettronico, moneta elettronica, green pass per accedere a servizi, lavoro e socialità, convergono tutti verso un unico obiettivo, ormai nemmeno tanto malcelato: la società del controllo. Una società in cui tu, cittadino in carne e ossa, verrai definitivamente spersonalizzato e spogliato della tua umanità per essere “imprigionato” in un QR code e in un ID digitale unico. Una società dove ogni cosa che tu fai sarà sottoposta al controllo e al placet del Potere, con database centralizzato, nel quale affluiscono tutti i dati che ti riguardano: gusti, opinioni politiche, attività lavorativa, credo religioso, tendenze sessuali, stato di salute (e vaccinazioni), autorizzazioni, consumi e risorse economiche disponibili.
Non più un cittadino con diritti innati, cristallizzati in una Costituzione, dunque, ma un account, un profilo digitale con diritti concessi sulla base di un rating che viene determinato attraverso un algoritmo, rigorosamente tenuto segreto. Rating che viene, dunque, calcolato sulla base di ciò che consumi, delle opinioni che rilasci sulla rete e persino tra amici e famigliari (il Grande Fratello è sempre in ascolto), del tuo stato di salute (e se ti sei vaccinato con il vaccino mRNA consigliato), del possesso o meno di un autorizzazione a lavorare e del consumo di CO2, perché anche il clima ha le sue necessità. Più basso è il rating e minori saranno i diritti sociali, economici e politici di cui potrai godere. Più basso è il rating, più lenta sarà la connessione internet, minore sarà la retribuzione lavorativa o peggiore sarà la posizione d’impiego, i kw di energia elettrica saranno inferiori rispetto a quelli normalmente attribuiti per quella tipologia di contratto, e naturalmente, potrai avere limitazioni nel voto, negli spostamenti, nell’accesso a determinati servizi pubblici come sanità, giustizia e istruzione. Tutto, fino al blocco completo e alla morte civile qualora tu sia un riottoso e un ribelle anti-sistema.
In tal caso basterà un click da un’oscuro ufficio ministeriale e la tua carta di debito non funzionerà più, il tuo conto in banca non sarà più disponibile, la tua connessione internet sarà bloccata, il tuo diritto di elettorato e la tua patente saranno sospesi, l’energia elettrica sarà staccata e le cure sanitarie saranno a tuo totale carico (e non potrai pagartele, perché avrai il conto bancario disabilitato). Il tuo ID e il tuo QR Code verranno bannati dal sistema e non saranno più validi per nessun lettore o pagina di login messi a disposizione dal novello Ministero della Verità.
Potrai naturalmente riabilitarti. Ma per farlo, dovrai abiurare alla tua autonomia di pensiero, dovrai rigettare le tue idee politiche ed economiche e dovrai sposare le tesi, le idee e le teorie propugnate dal Potere, dovrai vaccinarti con i vaccini che loro ti consigliano e dovrai farlo periodicamente, dovrai obbedire e star zitto. Anzi, dovrai rilasciare opinioni entusiastiche sul Governo e sul sistema di potere che ti opprime, e dovrai mangiare il cibo sintetico e basato su insetti che loro ti consigliano di mangiare, perché è per la tua salute e per la salute dell’ambiente (soprattutto è per i loro profitto, però). Dovrai lavorare per la retribuzione che loro stabiliscono e non dovrai rivendicare nulla di più. Non dovrai cercare verità storiche alternative, la storia è solo quella che il sistema ti proporrà nei suoi corsi di istruzione alla (buona) cittadinanza digitale. E non dovrai leggere opere e autori che propugnano idee contrarie alla moralità e all’etica imposta dal sistema, perché potresti commettere i vari reati di opinione con declinazione fobica.
Se dichiarerai che sei disposto a rispettare tutte queste regole, la riabilitazione, per te, sarà un obiettivo raggiungibile, ma solo dopo un robusto percorso di riabilitazione alla (buona) cittadinanza (digitale), che contemplerà sedute psicologiche, prove e test di effettiva riconversione. Perché, il dissenso, nella società del controllo, è una patologia che deve essere curata. Ed è questa l’unica cura gratuita che il Potere è disposto a offrirti quando sei affetto da morte civile. Qualora, invece, non sarai disposto a rispettarle, potrebbero comunque costringerti a un percorso di riconversione: il dissenso è, appunto, una patologia, e nessuno può esserne affetto nella società del controllo. Ne va della sua stessa sopravvivenza.
Forse per alcuni potrebbe essere solo fantascienza distopica, ma la prospettiva non è poi così lontana dalla realtà di oggi…
Fonte: https://www.davidemura.com/societa-del-controllo-e-patologia-del-dissenso-7419/
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