Il beneficio del dubbio
di MICHELE CANESSA (RI Genova)
Al di là di quello che si è detto finora, una riflessione che mi viene da fare è: ma quanti oggi, nella massima onestà intellettuale, non hanno alcun dubbio sull’intera vicenda e men che meno sugli eventi politici degli ultimi 10/40 anni (per chi li conosce)?
Una cosa è certa, chi non ne ha, è funzionale al sistema: non pone domande, non crea ostacoli, consente il defluire delle decisioni, non si mette a sindacare l’ opportunità o meno di certe scelte, non oppone resistenza e ne subisce le conseguenze: positive e negative.
Chi ha dubbi, ha un difetto: oppone resistenza al sistema, da fastidio. E visto che i “difettati”, tra “sperimentati” e non, sono molti di più di quanto i media vogliano far intendere, potrebbe esserci malafede nel tentativo di etichettare, occultare, minimizzare, ridicolizzare e screditare la protesta?
Buon dubbio. “Il dubbio è l’inizio della conoscenza” (Cartesio).
Solo gli stolti non hanno dubbi…