Falliti
Le ultime decisioni in materia di gestione pandemica approvate dal Consiglio dei Ministri descrivono pienamente lo stato della classe dirigente del nostro Paese: falliti, siamo governati da falliti. Un susseguirsi di provvedimenti dove ognuno di essi certifica il fallimento del precedente.
La totale incapacità di gestire in modo razionale l’evento pandemico, la martellante e terroristica campagna mediatica volta ad alimentare un diffuso senso di paura tra la popolazione, le inaccettabili violazioni dei diritti fondamentali, i gravissimi danni economici e sociali subiti in particolare dalle categorie più fragili (piccole imprese e giovani), sono lo specchio di quella che è la natura del Partito Unico che ci governa da oltre 30 anni.
L’Italia oggi si trova priva di una classe dirigente degna di questo nome, essendo venuti a mancare, almeno dagli anni Novanta, grandi partiti popolari, gli unici in grado di formare e selezionare una classe dirigente nel solco dello spirito della Carta costituzionale.
Ci siamo trasformati da cittadini in consumatori, e abbiamo lasciato che a governarci fossero giullari, faccendieri, affaristi, banchieri, persone senza scrupolo. Il compito della nostra generazione è di ricostruire un vero partito popolare, che formi una nuova classe dirigente, per ritornare ad applicare pienamente la nostra Costituzione, riacquisendo la sovranità perduta, e così Riconquistare l’Italia.
Loro sono falliti. Noi siamo vivi. Ci libereremo!
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