Pornografia=liberalismo
di ANDREA D’AGOSTO (RI Bari)
La pornografia è la cartina di tornasole del liberalismo, è un concetto fondamentale di sistema. Se c’è pornografia imperante in ogni aspetto della vita quotidiana, dalla volgare esibizione della propria ricchezza o bellezza al disprezzo più assoluto verso il concetto stesso di povertà e verso i poveri, dalle pratiche sessuali esibite con compiacimento, alle politiche amministrative volgari e corruttive (salmone e caviale nella vasca da bagno), state certi che è una conferma che quel sistema è liberale.
Basterebbe osservare quali politici, ognuno per la sua cifra particolare di pornografia, abbiano avuto consenso negli ultimi 30 anni: dal satiro pedofilo, al volgare celodurismo di Roma ladrona, al vaffa-day e alla corruzione morale per favorire logiche finanziarie e farmaceutiche.
Infatti, il liberalismo è il regime politico che si fonda sulla tecnologia di un potere in grado di “governare” i desideri di tutti e dei consumatori, lasciando libero sfogo alla loro vergognosa e pornografica sete di apparenza (non hai l’ultimo modello di telefono? Sei un povero!) e questo comporta la continua pornografica esibizione dei campioni del sistema, dall’influencer all’osannato campione sportivo, che non fanno altro da mattina a sera che esibire una volgarità infantile, totale e soffocante.
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