Il lockdown di fatto: il grande successo del green pass
di LORENZO D’ONOFRIO (RI Pescara)
“Stiamo peggio dell’anno scorso”: quante volte l’avete sentito dire in questi giorni? Di fatto, fra quarantene, isolamenti e autoisolamenti dettati dalla paura, sembra proprio di essere in un lockdown di fatto. L’accesso agli uffici pubblici è sempre più complicato, mentre gli esercizi commerciali sono pressoché vuoti, e in molti iniziano ad aver paura di non farcela, visto che questa volta non ci saranno neanche i ridicoli ristori.
Nessuno può più negarlo, greenpass e supergreenpass non hanno valenza sanitaria ma solo politica, sono misure vessatorie nei confronti dei non vaccinati, assolutamente inutili per limitare la circolazione del virus: la realtà ha smentito i bugiardi come il premier Draghi e il suo delirante annuncio per cui il pass sarebbe stato “la garanzia di ritrovarsi fra persone che non sono contagiose”.
Non solo, anche i bambini hanno capito che il pass ha agevolato enormemente la crescita dei contagi, proprio come era stato previsto da tante persone che, pur avendo argomenti e spesso ragione, si vedono quotidianamente negata la dignità del confronto. Questo perché, data la quasi inesistente efficacia dei vaccini nell’evitare l’infezione (anche questo previsto dai soliti denigrati), il pass si è rivelato pura licenza di infettare, messa in mano ai vaccinati. Il che, indipendentemente dalle intenzioni, ha prodotto un risultato eccellente dal punto di vista epidemiologico, avendoci avvicinato all’ormai prossima endemizzazione, mentre è stato devastante dal punto di vista sociale.
Il pass è servito come grimaldello (o meglio manganello) con cui una criminale classe dirigente ha definitivamente instillato un folle clima di diffidenza e odio nella popolazione, trasformando i non vaccinati, già vittime di discriminazione e ghettizzazione “degne” dei nostri peggiori ricordi, in facile capro espiatorio per le sempre più evidenti incapacità e inadeguatezze di una intera classe politica e dei suoi consulenti.
Governanti ed “esperti” che, lontani da ogni razionalità e incuranti delle evidenze empiriche e scientifiche che avrebbero consigliato ben altro atteggiamento, hanno persuaso, con metodi banalmente copiati dal Joseph che fece la fortuna del baffetto, la quasi totalità dei cittadini del fatto che, grazie alla vaccinazione di massa, tutto quello che oggi stiamo vivendo non si sarebbe mai verificato.
E probabilmente ne erano convinti anche loro, a dimostrazione dell’infimo livello intellettuale dei decisori del nostro tempo (sul livello morale è meglio non esprimersi, per non deprimersi), almeno in questo Paese. Eppure sarebbe bastato poco, semplicemente un minimo di onestà, quella vera, che porta a guardare in faccia alla realtà anche quando non ci piace, a chiedere scusa dopo aver sbagliato, a farsi da parte quando si è dimostrato di essere totalmente inadeguati, a dire e a dirsi la verità perché è l’unico modo per affrontare razionalmente le avversità più complesse… tutte cose che sono mancate, e purtroppo mancano, a questa intera classe politica, dal colle in giù, ai suoi consulenti, dei quali sarebbe opportuno approfondire le carriere, ma anche alla maggior parte delle persone che ci circondano.
Poi certo, si dirà: “Ma voi che avreste fatto?”. Beh l’abbiamo scritto più volte, ripetuto in continuazione, avremmo detto la verità, sempre e comunque, e ci saremmo preparati utilizzando tutte le risorse necessarie, avremmo trattato i cittadini da persone mature, senza paternalismo e garantendo la coesione sociale, accettando e spronandoli ad accettare i rischi inevitabili, senza paure e fornendo tutti gli strumenti per contrastarli.
Avremmo insomma fatto di tutto per preservare razionalmente la normalità ed evitare che l’irrazionalità divenisse normale.
Commenti recenti