Cina: Lavrov e Wang si incontrano a margine di due multilaterali con focus su Afghanistan
di SICUREZZA INTERNAZIONALE (Anna Peverieri)
Il 30 marzo, il ministro degli Affari Esteri cinese, Wang Yi, ha incontrato la sua controparte russa, Sergey Lavrov, nella provincia cinese Orientale di Anhiu, nella città di Tunxi, prima di due multilaterali di due giorni con focus sull’Afghanistan.
Si tratta della prima visita all’estero del ministro russo da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina. L’avvio dei negoziati è stato riportato dall’agenzia di stampa russa Interfax, con riferimento ad un comunicato emesso dalla portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova. Anche l’agenzia di stampa cinese CGTN, citata da Reuters, ha reso noto l’inizio del bilaterale, senza fornire alcun dettaglio. Successivamente, l’agenzia di stampa russa statale RIA Novosti ha reso noto che Lavrov, durante l’incontro con Wang, ha ribadito l’interesse di Mosca a sviluppare in modo “sostenibile e coerente” le relazioni bilaterali con Pechino. Secondo le parole del ministro russo, anche i presidenti dei due Paesi, Vladimir Putin e Xi Jinping, sarebbero concordi. “Stiamo attraversando una fase molto seria nella storia delle relazioni internazionali. Sono convinto che, a seguito di questa fase, la situazione internazionale diventerà molto più chiara e insieme a voi, insieme ad altre persone che la pensano allo stesso modo, ci si muoverà verso un ordine mondiale multipolare, giusto e democratico”, ha affermato Lavrov. Mosca ha anche richiamato l’attenzione sul fatto che si tratta del secondo incontro tra ministri degli Esteri, a conferma della “natura confidenziale” del dialogo, che avviene su base “regolare”.
Lavrov prenderà parte a due incontri incentrati sull’Afghanistan. Il primo, la terza Conferenza Ministeriale dei Paesi confinanti con l’Afghanistan, si svolgerà il 30 e il 31 marzo e includerà il ministro degli Esteri talebano, Amir Khan Muttaqi, Wang, Lavrov e rappresentanti di Pakistan, Iran, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Indonesia e Qatar. Questi ultimi due Paesi saranno presenti come ospiti. Sono anche previsti incontri bilaterali separati tra ministri degli Esteri. Il secondo, il multilaterale della Troika Estesa, altresì noto come Troika Plus, è un formato che include Russia, Stati Uniti, Cina e Pakistan, ma anche l’Afghanistan. Sarà presieduto dall’inviato speciale cinese per l’Afghanistan del Ministero degli Esteri, Yue Xiaoyong, e sarà convocato il 31 marzo. A rappresentare gli USA sarà l’inviato speciale per l’Afghanistan, Tom West, ha annunciato il Dipartimento di Stato di Washington. Mentre Mosca e Pechino saranno rappresentate dai propri inviati speciali per il Paese Centro Asiatico, a guida talebana dallo scorso 15 agosto.
Gli incontri si collocano in due quadri importanti. Il primo, l’invasione della Russia in Ucraina, dove Mosca sta cercando di ottenere maggiore approvazione da parte della Cina, l’unico grande alleato che potrebbe aiutare il Cremlino a risollevarsi dopo le sanzioni occidentali senza precedenti, che hanno provocato un crollo del sistema economico-finanziario della Federazione. Il secondo, l’ultimo di una serie di divieti diramato dall’esecutivo talebano. Quest’ultimo ha annunciato la chiusura delle scuole secondarie femminili, il 23 marzo. L’improvviso cambiamento di politica delle autorità è stato confermato anche dal portavoce talebano, Inamullah Samangani.
Il 15 agosto, i talebani si sono insediati nella capitale afghana Kabul, annunciando la rinascita dell’Emirato islamico e la fine della guerra in Afghanistan. Nel giro di poche settimane, il gruppo ha preso il controllo sul Paese conquistando gran parte dei suoi capoluoghi provinciali, spesso senza incontrare resistenza. Una volta che i talebani sono giunti alle porte di Kabul, il 15 agosto, il presidente dell’Afghanistan, Ashraf Ghani, ha lasciato il Paese per recarsi negli Emirati Arabi Uniti. Il successivo 31 luglio, poi, le truppe statunitensi hanno concluso il loro ritiro dall’Afghanistan. Il 7 settembre, i talebani hanno annunciato un nuovo governo ad interim per l’Afghanistan, con il mullah Mohammad Hassan Akhund come primo ministro e il mullah Abdul Ghani Baradar, co-fondatore del gruppo, come suo vice.
Commenti recenti