Le liberal-democrazie
di STEFANO D’ANDREA
Negli Stati Uniti, oltre la metà degli eletti nel Congresso sono milionari, mentre i milionari sono soltanto l’1% dei cittadini statunitensi. Eppure esistono trogloditizzati che credono che gli Stati Uniti siano una democrazia.
Le liberal-democrazie non sono democrazie ma plutocrazie, dominate da oligarchi. Quando subentra la democrazia, il sistema non è più liberale o oligarchico ma democratico, appunto.
Poi le democrazie quando vengono conquistate dall’esterno, tramite il “potere leggero”, diventano soltanto scenari, come l’Italia contemporanea, che non è nemmeno essa una liberaldemocrazia (l’Ucraina lo è). Sono in genere definite post-democrazie, ma meglio andrebbero definite democrazie coloniali, nelle quali il potere è nelle mani di servi di pochissimi oligarchi e potenze straniere.
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