L’UE e l’Euro ci…
di MAURIZIO FERRARA (RI Napoli)
I Trattati europei e una moneta, l’euro, strutturati a tavolino su misura per altri interessi, sono insostenibili per l’economia italiana che, ridotta in macerie, viene svenduta alle grandi multinazionali straniere.
Lo sa bene Draghi dal momento che la sua tesi di dottorato, agli inizi degli anni ‘70, riguardava proprio l’insostenibilità di una moneta unica come l’Euro per l’Italia. E se lo si sapeva dagli inizi degli anni ’70 e se comunque si è intrapresa questa strada, vuol dire che la destrutturazione socio-economica dell’Italia attraverso svendita dei gioielli produttivi italiani, che tanto facevano gola alle multinazionali straniere, è stata VOLUTAMENTE inserita nelle agende delle cose da fare dei partiti dalla fine degli anni ‘70 ad oggi. Sempre Draghi sul Britannia nel 1992 relazionò e si fece garante (insieme ad Andreatta, Ciampi, Prodi, Amato) dell’architettura di tale programma di svendita.
Chi sostiene Draghi o non si discosta dalle sue politiche, chi non abiura i Trattati europei e di conseguenza non abiura l’Euro, vuole ancora di più la distruzione dell’Italia e con esso del futuro delle nostre generazioni votate a lavorare come schiavi alla strenua rincorsa del denaro per limitarsi a sopravvivere piuttosto che vivere dignitosamente godendo dei frutti di un lavoro decoroso.
Fare capire che, nn si deve più giocare al loro gli gioco, è il limite minimo.