I “corpi intermedi” scollegati dalla realtà
di GIANLUCA BALDINI (FSI Pescara)
Qualche giorno fa in radio ho ascoltato gli interventi di Salvini e Di Maio all’assemblea nazionale di Confartigianato, che seguivano la relazione introduttiva del presidente dell’associazione di categoria Giorgio Merletti.
Siamo ancora distanti anni luce da una minima consapevolezza della realtà. Immagino che Merletti sia in assoluta buona fede, ma ogni volta che ascolto l’intervento di uno di questi rappresentanti del mondo sindacale, datoriale o delle associazioni di categoria mi tocca constatare che questi non hanno minimamente compreso che l’Unione Europea è il nemico numero uno.
Perché dal modello economico promosso dall’UE, dal suo assetto istituzionale, dai suoi organi e dall’ordinamento che contrasta con la nostra Costituzione, sono derivate tutte quelle riforme che hanno distrutto i diritti dei lavoratori, la redditività delle micro, piccole e medie imprese e le protezioni a difesa del mercato interno.
Sentire un ex falegname che parla, al solito, di internazionalizzazione e di altre supercazzole senza senso (ai tuoi iscritti tassisti, parrucchieri, giornalai, tabaccai, piccoli commercianti e artigiani, cosa vuoi dire di “internazionalizzare”?) e due ministri che assecondano questa retorica è penoso e fuori dalla realtà.
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