Le allodole sovraniste
di STEFANO D’ANDREA
La Lega è un partito, e come per il M5S, conta ciò che essi fanno, non ciò che dicono o scrivono sui programmi.
Ciò che valeva per Rifondazione Comunista e un tempo per il PDS (il PD ha fatto effettivamente ciò che diceva; il PDS solo da un certo punto in poi) vale anche per Lega e M5S.
Giorgetti, Maroni, Tria, Conte sono contrari ai minibot.
Di Maio, Toninelli e Bonafede non li chiedono.
Dunque, basta il minimo di intelligenza pratica e non scambiare i desideri per realtà, per concludere che il Governo giallo-verde è contrario ai Minibot.
Ci sono maggioranze parlamentari giallo-verdi (maggioranze della maggioranza) o anche soltanto minoranze consistenti che minacciano di far cadere il Governo se non vengono approvati?
No, non se ne vede nemmeno l’ombra all’orizzonte.
E allora bisogna concludere che anche i parlamentari giallo-verdi considerano i Minibot una proposta di marketing.
Minibot, manovra espansiva, “fermezza” sul 2,4 che poi diventa 2,04, “Piano Savona” sono evidentemente, oggettivamente, palesemente, indubitabilmente specchietti per le allodole, volti a far tifare i sovranisti ingenui, non contenti della caccia mediatica al negro e all’Islam e spesso ad essa non interessati (insomma i sovranisti veri, non i fascistoidi e gli esauriti).
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