Lo sport e i grandi eventi
di SERGIO BRUNI (FSI Viterbo)
Lo sport in Italia, come ormai quasi tutti i settori, soffre di una paurosa carenza infrastrutturale (impianti), soprattutto nelle piccole città. Carenza che spesso stronca sul nascere ogni passione giovanile, in quanto le famiglie non riescono a sobbarcarsi anche l’onere di costose trasferte.
Mancano o hanno bisogno di ristrutturazioni e manutenzioni straordinarie: palestre, piscine, campi da calcio, da tennis, da pallavolo, da pallacanestro, piste da atletica, da ciclismo, da pattinaggio, ecc. Non mega strutture, ma proprio l’indispensabile che fa la differenza tra il poter praticare uno sport o non poterlo fare.
Sono investimenti in perdita dal punto di vista aziendale, si tratta di sport dilettantistici, dove i tornaconti economici più sono lontani meglio è, ma sarebbero investimenti di inestimabile valore, in grado di incidere sulla qualità umana delle nuove generazioni. Ma fanno più gola i mega appalti dei grandi eventi, e le logiche aziendalistiche, che ormai pervadono ogni aspetto delle scelte politiche, hanno la meglio facilmente.
Basta vedere queste immagini, da cui traspare una certa soddisfazione.
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