di MARCO COSTI
Il 2 agosto 2022 in Senato si vota il DL Concorrenza: una legge delega in un parlamento in carica solo per gli affari correnti è già uno scempio. In più delega un governo che dovrà formarsi dopo le elezioni e quindi rende noto a tutti che il colore del prossimo governo è totalmente irrilevante perché l’agenda comune di tutti i partiti è quella della privatizzazione.
In questo caso di acqua, trasporto pubblico locale, spiagge e porti. Nei porti, per esempio, alle multinazionali non sarà lasciato un solo terminal ma tutti potranno essere dati in gestione. Le multinazionali poi le subappalteranno agli schiavi locali e godranno di rendite di posizione di cui dovrebbe godere solo l’erario.
Verosimilmente destino analogo ci sarà per il resto dei servizi.
Se vogliamo però, la cosa ancora peggiore è che tutti i partiti voteranno questo scempio nonostante non ci sia neanche più né il ricatto della fiducia (perché il governo è già dimissionario), né della perdita del vitalizio (perché ce l’hanno già garantito). Lo abbiamo visto con le società energetiche in questo periodo e in generale con tutta la svendita di tutto il comparto industriale pubblico: le privatizzazioni sono macelleria sociale.
Oggi il pro-console Draghi chiude in bellezza e io chiudo il post con una famosa ammissione di Mario Monti: “Parliamoci chiaro, la Troika è una forma di neocolonialismo”.
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