La crisi energetica spiegata facile
di GILBERTO TROMBETTA
Nei due grafici da me elaborati, è possibile osservare l’andamento medio annuale dei prezzi del PUN (il Prezzo Unico Nazionale, cioè il prezzo di riferimento all’ingrosso dell’energia elettrica) dal 2005 al 2022 in Italia e quello dei prezzi annuali dei permessi di emissione della CO2 nell’Unione Europea degli ultimi 10 anni (2012-2022).
Per quanto riguarda il PUN siamo passati da una media annuale di 58,59 euro/MWh del 2005 ai 314,7 euro/MWh del 2022 (+437,12%).
I costi di emissione di una tonnellata di CO2 sono invece passati da una media annuale di 7,33 euro del 2012 agli 81,03 euro del 2022 (+1005,46%).
I costi della “transizione energetica” e delle sanzioni alla Russia li stanno pagando famiglie e imprese.
Ovviamente paghiamo anche le conseguenze di altre scelte scellerate come la privatizzazione del settore energetico (tra il 1992 e il 1995, durante la svendita dell’IRI, l’ENI viene prima trasformata in una S.P.A. e poi privatizzata per il 70%) e la liberalizzazione del mercato dei prezzi (decreto Bersani del 1999 e decreto Letta del 2000).
[I dati sui prezzi medi annuali del PUN sono presi da qui. Quelli sui costi dei permessi per l’emissione della CO2 da qui]
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