Partiti-persona
di ALESSANDRO APE
I partiti-persona sono una caratteristica del mondo liberale. Anche nell’Italia liberale del Regno d’Italia non esisteva un Partito Liberale, le varie aggregazioni politiche liberali prendevano il nome dei grandi notabili più influenti e visibili, capi della destra e della sinistra: il Partito crispino di Crispi, il Partito nicoterino di Nicotera, il Partito zanardelliano di Zanardelli, il Partito sonniniano di Sonnino, il Partito giolittiano di Giolitti ecc.
Per arrivare alle vere organizzazioni politiche, che nascevano come opposizione al regime liberale, bisogna riferirsi al Partito Repubblicano, al Partito Socialista ed al Partito Popolare. Ci hanno riportato all’800, adesso dobbiamo ricostruire le grandi organizzazione politiche anti-liberali, quindi democratiche, quindi socialiste, quindi repubblicane, quindi costituzionali, quindi popolari, che rifiutano il concetto di partito-persona.
La “visibilità” è un tumore liberalista, esattamente come la “governabilità”. Oggi abbiamo il Partito di Renzi, il Partito di Salvini, il Partito di Letta, il Partito di Berlusconi ecc. ecc. e questa forma di partito-persona che punta tutto sulla “visibilità” e sul marketing, domina su tutto il panorama politico.
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